Viminale: taglio di 29 prefetti e avvicendamenti nei vertici ministeriali

ROMA – Da prefetto in sede ho avuto nmolte volte occasione di parlare di questioni prefettizie con Marco Ludovico, un giornalista del Sole 24 Ore molto introdotto negli ambienti del Ministero dell’Interno, con il quale discutevamo di riforme e problemi di sicurezza e delle prefetture.
Per questo desidero porre all’attenzione dei nostri lettori quanto oggi il giornalista anticipa in merito alle intenzioni di fine anno del Ministero dell’Interno e del ministro Salvini, visto che sono in programma riduzioni nel numero dei prefetti e riorganizzazione degli uffici. E sembra che Salvini abbia sposato la linea più corretta, taglio agli uffici centrali e mantenimento di posti negli uffici periferici.
«Salvini dunque «taglia» 29 prefetti, ma i posti nelle prefetture non saranno ridotti. Del taglio si è discusso fino a qualche giorno fa al ministero dell’Interno, a settembre si dovrebbe chiudere. Con la definizione del “veicolo normativo”, come lo chiamano gli addetti ai lavori, e i dettagli dell’intervento. Il testo dà attuazione a norme risalenti alla riforma Madia e ancor prima al governo Monti. Una riduzione di prefetti, ma non di prefetture, è ora l’ultima ipotesi sui tavoli del dicastero guidato da Matteo Salvini. Molti ricordano le polemiche sorte con il governo Renzi: rischiarono la chiusura 23 prefetture (Teramo, Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Fermo, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno). Nelle ultime settimane tra ministro, sottosegretari e tecnici del Viminale ha preso corpo l’orientamento di un riordino degli uffici senza toccare i cosiddetti presidi sul territorio. Salvini, infatti, parla di «prefetture al servizio del territorio e dei sindaci». Inevitabile così una sforbiciata tra le poltrone al Viminale. A partire dai dipartimenti: Libertà dvili, Pubblica sicurezza – già in parte avanti nella riorganizzazione – Affari interni e territoriali, Personale, Soccorso pubblico. Possibile una riduzione della quota di posti di prefetti destinati alla Polizia di Stato: gli attuali 17 potrebbero scendere a 13-14. Si tenterà di diminuire anche i prefetti fuori molo. Arrivare a 29 posti in meno comunque sarà faticoso. La scadenza del provvedimento è i131 dicembre 2018, scatta il blocco delle assunzioni se non viene rispettata. Ma all’Interno si conta di chiudere in qualche settimana, compreso il confronto con il dicastero della Funzione Pubblica. Il numero del taglio è certo (29) mentre non è chiaro invece il numero totale dei prefetti oggi in campo: dovrebbe essere pari a 145 ma c’è anche chi ipotizza più di 170 sommando i fuori molo, in aspettativa e altre condizioni particolari. «Giusto snellire al centro e non in periferia – sottolinea il presidente del sindacato di categoria Sinpref, Antonio Giannelli – ma in un processo di riordino andranno riviste anche funzioni e competenze». La necessità di un rinnovamento della categoria è sottolineata dal prefetto Carlo Mosca nell’introduzione al volume appena pubblicato «Dialogo sul futuro del ministero dell’Interno» (autori Marco Valentini e Leopoldo Falco): «Sono passati ormai vent’anni dall’ultima grande riforma della carriera prefettizia – scrive Carlo Mosca – è giunto il tempo di riaprire cantieri». Ma il taglio dei 29 posti ministeriali non sarà l’unica manovra in corso: lo scenario è più vasto. Da settembre fino a metà dell’anno
LA STRATEGIA I numeri in gioco In base a norme risalenti alla riforma Madia e al governo Monti entro l’anno saranno tagliati 29 prefetti. Ma se il numero del taglio è certo (29), non è chiaro il numero totale dei prefetti oggi in campo: dovrebbe essere 145 ma c’è anche chi ipotizza più di 170 sommando fuori ruolo, in aspettativa e altre condizioni particolari prossimo vanno in pensione una decina di prefetti di livello top. Milano già a settembre, come ha ricordato Salvini nell’audizione programmatica in Parlamento, poi Roma e forse anche Napoli. Per gli stessi motivi al dipartimento Ps, guidato da Franco Gabrielli, nei prossimi mesi si liberano i posti di vicecapo vicario, vicecapo con delega alla Criminalpol, caposegreteria del dipartimento e direttore delle Specialità. Intanto il capo della Polizia ha soppresso la direzione centrale Affari generali, retta da un prefetto, dividendola tra Risorse Umane e Tecnico-Logistico. Nei prossimi mesi, dunque, il pacchetto di nomine per Matteo Salvini sarà molto ampio. Inevitabile, vista la lista dei pensionamenti, non è escluso neanche un cambio in alcuni vertici dei dipartimenti dell’Interno».
Queste le novità in cantiere e non dubitiamo che i colleghi sapranno consigliare al ministro gli interventi più utili e opportuni.
