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Autovelox, Belgio: multato perché andava alla velocità di 914 orari, manco fosse un jet

MeuseBRUXELLES – Guidare a quasi 914 km / h con un’auto, vi sembra possibile? Il fatto incredibile è accaduto in Belgio: un’auto è stata beccata da un autovelox della polizia di Auderghem, nella regione di Bruxelles, alla velocità di ben 914 km/h. Testimoniata dal verbale che è stato notificato al proprietario del mezzo che risulta non essere un aeroplano ma bensì una berlina. La polizia non sembra nemmeno essere stata messa sull’avviso che qualcosa non quadrava dalla sconcertante irrealtà dei fatti. L’autista di nazionalità lussemburghese ha ammesso di aver superato un po’ il limite dei 70 km /h previsti, ma adesso dovrà andare anche davanti ai giudici per difendersi per l’abnorme eccesso di velocità. L’uomo, di nome Luc, ovviamente presenzierà in giudizio anche se ha pagato la multa. Intanto, ha avviato una procedura con il suo avvocato per contestare l’errore della polizia. La foto della sanzione è stata postata su Twitter sulla pagina LaMeuse.be , dove è stata condivisa migliaia di volte e ha ricevuto migliaia di commenti. Lo scorso maggio, un altro automobilista belga era stato vittima di un errore simile. Un autovelox pazzo aveva rilevato la velocità di una Opel Astra a 696 km / h. Mentre il vero record di velocità per un’auto di serie, è stato registrato nel 2017. La supercar Koenigsegg Agera RS è stata beccata alla velocità di 447 km / h.

Riportando queste notizie il sito sportellodeidiritti.org commenta che «ancora una volta appare sempre più evidente come questi strumenti elettronici e lo stesso sistema di gestione di questo tipo d’infrazioni faccia acqua da tutte le parti non consentendo la certezza fattuale, oltreché giuridica, di una sempre corretta rilevazione e contestazione delle infrazioni, poiché la necessità di rimpinguare i bilanci comunali, molto spesso spinge i comuni e gli alti enti locali a mettere al primo posto esigenze di cassa con conseguenti errori materiali, vizi di forma e violazioni della normativa e dei regolamenti per la contestazione delle infrazioni, piuttosto che la sicurezza stradale e la certezza delle verbalizzazioni ed il diritto alla difesa dei cittadini. Non ci resta che continuare a denunciare casi di errori simili, ormai decine per non dire centinaia non solo in tutta Italia ma anche all’estero e continuare a predisporre i ricorsi gratuitamente ai cittadini, sempre più beffati dalle pubbliche amministrazioni accertatrici».

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