Manovra: Italia sotto tiro nell’Ue. Attaccano anche Juncker, Draghi (Bce) e Fmi. Di Maio arrabbiatissimo
BRUXELLES – Sarà una giornata difficile, quella di giovedì 18 ottobre, a Bruxelles, per il premier Giuseppe Conte. I leader Ue affilano le armi in vista dell’Eurosummit: c’è attesa, infatti, per la presentazione della manovra italiana. Cinque o sei di loro – si apprende a Bruxelles da fonti diplomatiche europee – sono pronti a prendere la parola per ribadire all’Italia la necessità di rispettare le regole del Patto di stabilità e di essere in grado di provvedere autonomamente ad eventuali shock in caso di crisi. Tra i premier, a prendere la parola dovrebbe essere anche l’olandese Mark Rutte.
JUNCKER – Oggi c’è stato un nuovo allarme sulla manovra, oltre che da Bruxelles, dal Fmi, e dalla Bce. «L’Italia non rispetta la parola data», ha detto il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker in un’intervista pubblicata sul quotidiano Le Monde. Quindi un nuovo appello alle autorità italiane, affinché rispettino le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea. «Non ho nulla contro l’Italia, tutto il contrario: la amo. Che si smetta di descriverci come dei mostri freddi, rinchiusi in un bunker, insensibili all’appello dei popoli»: Juncker risponde così alla domanda se l’esecutivo Ue volesse impedire di mettere in atto la manovra italiana che promette di combattere la povertà. Le autorità italiane, spiega Juncker, «sono libere nelle loro scelte, nel reddito minimo o nella fiscalità delle aziende. Devono tuttavia rispettare le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea».
DRAGHI – Per avere benefici dalle misure monetarie della Bce le politiche di altri settori devono contribuire con più forza ad alzare la potenziale crescita sul lungo e ridurre le vulnerabilità. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ritiene necessario accelerare le riforme strutturali e l’espansione in corso richiede la ricostruzione di cuscinetti fiscali, particolarmente «importante nei Paesi in cui il debito pubblico è elevato e per i quali la piena adesione al Patto di stabilità e crescita è fondamentale per salvaguardare sane posizioni di bilancio».
FMI – «La manovra in discussione va in direzione opposta rispetto ai suggerimenti del Fmi. Credo seriamente che per diverso tempo non sia stato seguito il consolidamento di bilancio che ha portato l’Italia a crescere sotto il suo potenziale»: così Poul Thomsen, capo del Dipartimento europeo del Fmi, in conferenza stampa nell’ambito dei meeting di Fmi/Banca mondiale in corso a Bali. «Non è il momento di allentare le politiche di bilancio – ha aggiunto Thomsen – per il quale un gruppo di Paesi, tra cui l’Italia, ha margini limitati».
DI MAIO – Su Facebook replica Luigi Di Maio: «Oggi è arrivato il Fondo monetario internazionale e ha attaccato la legge di bilancio. Ormai mancano all’appello solo la Nasa e qualche altro ente di qualche altro pianeta e poi abbiamo completato il parterre di istituzioni che promuovevano quelli che hanno fatto la legge Fornero, il Jobs act, i soldi alle banche, la macelleria sociale degli ultimi anni e bocciano noi».