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Italia: Biraghi segna al 93′. Polonia battuta (0-1). Gol dedicato ad Astori. Pagelle

Biraghi esulta e dedica il suo gol a Davide Astori

CHORZOW – E’ lui, Cristiano Biraghi, il brutto anatroccolo diventato improvvisamente cigno, il match winner dell’Italia in Polonia. Dopo due traverse colpite da Jorginho e Insigne e dopo tanti gol sbagliati da Bernardeschi e un po’ da tutti, compreso Chiesa, ecco Biraghi, in spaccata, al 93′ infilare nella rete polacca il pallone che consegna agli azzurri la prima vittoria dopo oltre un anno e anche la certezza di non retrocedere nella serie B di Nations League. La vittoria nel confronto diretto avvantaggia gli azzurri anche se dovessero finire a pari punti con i polacchi. Si è vista una bella Italia, non c’è dubbio, ma anche incredibilmente sterile. Ci voleva lui, arrivato a Firenze dal Pescara con non buone credenziali, ma poi cresciuto tanto fino ad arrivare in nazionale; ci voleva lui, dicevo, per segnare il gol pesante e tanto atteso  per l’Italia. E lui, come tutti i giocatori della Fiorentina che hanno perduto un fratello più che un capitano, ha alzato le braccia al cielo disegnando un 13 con le mani: ha dedicato questo gol e questo suo trionfo a lui, a Davide Astori. Cosa che, del resto, aveva fatto anche German Pezzella, dopo il suo gol nell’Argentina. Davide Astori, dunque, come faro per tutti i suoi ex compagni, in viola e in nazionale.

La gioia degli azzurri, e di Federico Chiesa, dopo il gol di Biraghi

BIRAGHI – Il gol di Biraghi, arrivato dopo tantissime occasioni sprecate, è un gol pesantissimo, che fa ripartire la nazionale dopo la bruciante eliminazione dal Mondiale e dopo la brutta sconfitta in Portogallo. Mancini, lo voglio dire con molta onestà, è stato bravo a formare un gruppo voglioso, grintoso e anche capace di fare tanto gioco. Un gruppo però che n0n la butta dentro con facilità. Così, quasi alla fine di una partita che sembrava stregata, e nella quale Donnarumma ha dovuto metterci ripetutamente le sue manone per evitare addirittura un gol beffa dei polacchi, è arrivato il gol di Biraghi, in spaccata, sul secondo palo, quando su quel pallone non poteva arrivarci più nessuno. Hanno pianto i grandi giocatori polacchi, da Milik a Lewandowski, ma la vittoria dell’Italia è strameritata. E la lunga sofferenza per un gol che non voleva arrivare, la rende gustosa come un grande trionfo. Lui, Cristiano Biraghi, condannato a una vita da terzino accusato anche di non saper difendere bene, si gode la sua serata magica. Con dedica al capitano e ai tifosi di Firenze che l’hanno sostenuto nonostante le critiche e le polemiche. Ha avuto buon fiuto, Mancini, a confermare Biraghi contro la Polonia anche quando, nelle probabili formazioni, veniva indicato Criscito e non lui.

MATTARELLA – E allora bentornata Italia. Dopo, oltre un anno senza vittorie in partite ufficiali, la nazionale ritrova il successo pieno alla vigilia della visita al Quirinale da
Mattarella per celebrare i 120 anni della Figc. La nazionale di Mancini festeggia il risultato che le evita la retrocessione nella serie B della Nations League. E lo fa con una prestazione
brillante in casa di una nazionale di spessore, macchiata per novantadue minuti da troppi errori sottoporta ma alla fine premiata.  E’ una scommessa vinta da Mancini, non solo perché l’autore del gol che infrange il tabù vittoria è scelta netta del ct. Il tecnico ha rischiato confermando un’Italia con tre attaccanti, ma senza centravanti, e ha stupito quando dovendo mettere peso al centro dell’attacco invece di Immobile ha spedito dentro Lasagna. Che poi la spizzata di testa per il tap in insperato di Biraghi sia stato proprio della punta dell’Udinese, è coincidenza fortunata e poco più. L’1-0 condanna una Polonia dominata (sette le occasioni sprecate dagli azzurri) alla B e lascia all’Italia ancora una
chance di vincere il girone: se la giocherà il 17 novembre a San Siro, contro il Portogallo, a meno di ripensamenti ancora privo di Ronaldo. E se l’Italia sarà la stessa di stasera, magari più concreta, pensare che da Chorzow sia cominciata una nuova era azzurra è davvero possibile.

Bernardeschi e Verratti

MANCINI – A Chorzow, Mancini sceglie di confermare il modulo senza centravanti provato contro l’Ucraina: la risposta è brillante come nel primo tempo di Genova. Il movimento di Insigne, Chiesa e Bernardeschi sulle fasce mette in crisi la difesa della Polonia, incapace di ripartire per innescare la coppia di centravanti Milik-Lewandoski (con Piatek in panchina, per contrappasso alla crisi del gol azzurra). Barella è meno lucido di mercoledì, ma dinamismo e palleggio del centrocampo azzurro fanno da cerniera e rilanciano di continuo l’azione. E infatti il primo tempo scorre con una sequenza di occasioni azzurre. Sfortuna, imprecisioni, mancati inserimenti da dietro e parate di Sczeszny, tanti i motivi del risultato che non si sblocca. La traversa trema sulla botta di Jorginho dopo soli 2′, è il rumore di un primo tempo tutto all’attacco. All’8′ Insigne spreca la palla in area alzando il pallonetto invece di battere forte, poi la botta di Florenzi (12′) e’ respinta da un difensore. Anche Bernardeschi ci mette imprecisione, quando al 24′ strozza fuori il sinistro in area su assist di Chiesa e alla
mezzora esatta e’ ancora la traversa a fermare l’Italia, stavolta su botta di Insigne. La Polonia nel frattempo tenta a fatica qualche contropiede, è il momento della partita in cui si
susseguono palle gol: Chiesa sfiora di testa solo in area e Szczesny respinge su Jorginho, tutto al 32′, poi il portiere si supera con un colpo di reni sull’incornata di Chiellini (36′).
In mezzo, l’unico tiro in porta di Milik, su ripartenza, che sbatte sulla schiena di Bonucci. C’è ancora tempo per un’azione in velocità che libera al tiro in corsa Florenzi, e qui il
portiere polacco della Juve davvero si supera, al 44′.

DONNARUMMA – Il ct polacco Brzeczek capisce, e alla ripresa cambia uomini e modulo: dentro Grosicki per Szimanski e Blaszczykowski per Linetty, i padroni di casa si piazzano in un quadrato 4-4-2 abbandonando il centrocampo a tre, gli spazi si chiudono. La Polonia aggredisce, e al 12′ va vicina al vantaggio con un destro di Grosicki pescato da lancio lungo di Zielinski: fortuna di Mancini che Donnarumma è reattivo. Un minuto dopo, spreca Biraghi su un cross di Barella sfilato sul secondo palo, ma la battuta al volo è altissima. La bella azione in profondità di Verratti al 17′ è vanificata da un filtrante a Insigne in fuorigioco, poi Florenzi spreca con un controllo sbagliato l’assist preciso in area di Jorginho (20′). Ma è la palla messa da Biraghi sulla testa di Bernadeschi a rappresentare lo spreco azzurro più clamoroso della serata, al minuto 25: l’attaccante Juve taglia perfettamente l’area, si fa trovare puntuale all’appuntamento ma spreca al lato a porta aperta. La legge del gol sbagliato si sta per realizzare tre minuti dopo, quando Insigne perde un pallone che innesca il contropiede polacco: prima Blaszczykowski si vede parare da Donnarumma la battuta al volo, poi Milik spara alto. Quando Bernadeschi alla mezzora tira ancora alto, dopo essersi ben liberato dal limite, Mancini capisce che è ora di mandar dentro una punta centrale ma invece di Immobile il prescelto è Lasagna, che entra proprio per Bernardeschi al 35′. L’Italia non smette di crescere, anche sa cala, non si scompone sui contropiedi, e al 93′ sull’ultimo angolo arriva il gol liberazione. Biraghi scarica in porta pallone, nubi, pensieri cupi e tabù. E rivolge il suo pensiero ad Astori, quasi a dire grazie per l’aiuto interiore che il Capitano offre ancora ai villa ma anche agli azzurri.

Tabellino

POLONIA (4-3-1-2): Szczesny 7, Bereszynski 6, Glik 6, Bednarek 5.5, Reca 5.5 (42′ st Jedrzejczyk sv), Szymanski 5.5 (1′ st Grosicki 6), Goralski 5.5, Linetty 5.5 (1′ st
Blaszczykowski 6.5), Zielinski 6, Milik 5,5, Lewandoswki 5,5. All.: Brzeczek 5.5

ITALIA (4-3-3): Donnarumma 7, Florenzi 6.5 (39′ st Piccini sv), Bonucci 6.5, Chiellini 6.5, Biraghi 7.5, Verratti 6.5, Jorginho 6.5, Barella 6.5, Chiesa 6.5, Insigne 6, Bernardeschi
6.5 (35′ st Lasagna 6,5 ). All.: Mancini 7

Arbitro: Skomina (Slovenia) 6.5

Marcatore: nel st al 48′ Biraghi

Angoli: 7-1 per l’Italia

Ammonito: Jorginho per gioco falloso

NATIONS LEAGUE CLASSIFICA

Gruppo 3

G V P S Pti
Portogallo 2 2 0 0 6
Italia 3 1 1 1 4
Polonia 3 0 1 2 1

Cristiano Biraghi, davide astori, Donnarumma, Italia, mancini, Polonia


Sandro Bennucci

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