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Fiorentina-Parma (mercoledì 26 dicembre, ore 15): Chiesa sarà spiato. Viola per vincere. Occhio a Gervinho. Formazioni

Federico Chiesa abbraccia il fratellino, a bordo campo, Lorenzo dopo aver segnato un gol alla Spal

FIRENZE – Il pericolo si chiama Gervinho, l’attaccante rigenerato nel Parma quando sembrava fosse ormai sul viale del tramonto. Le sue ripartenze, insieme a Inglese, possono essere molto pericolose. Ma la Fiorentina deve tirar fuori, anche al Franchi, la grinta di San Siro per centrare la terza vittoria consecutiva che consentirebbe di approssimarsi alla fine del girone d’andata con un bottino di punti decente, nonostante il brutto filotto di 8 partite (sei pareggi e due sconfitte) senza vittorie. Chiesa è lanciatissimo. Molti osservatori saranno in tribuna, domani, per vederlo e riferire a presidenti e direttori sportivi soprattutto stranieri. C’0è la Juve con le antenne ritte, naturalmente, ma anche dalla Premier sono molto incuriositi. Il gol di San Siro, un vero eurogol, ha attirato l’attenzione. E riparte la solita domanda: la Fiorentina lo venderà a giugno (c’è chi vorrebbe portarlo via anche a gennaio …) oppure su Chiesa si fonderà un nuovo progetto? I Della Valle tacciono. E ora, nel mirino, di altre club, è entrato anche Veretout, quando invece ai viola servirebbe un altro centrocampista per affiancarlo. L’ipotesi di Viviani della Spal è tutt’altro che remota, anche perchè il giocatore non rientra nei piani di Semplici. Io sostengo che a Firenze sarebbe davvero utile. Norgaard mi pare invece un pesce fuor d’acqua nella metà campo viola.

PIOLI – Sul fronte del mercato, è già partito Maxi Oliveira (destinazione l’Olympia di Asuncion, in Paraguay, per ora in prestito poi con un riscatto fissato in due milioni), ma l’attenzione è per un centrocampista (il citato Viviani?) e una punta da prendere subito a gennaio. Corvino lavora e non parla. Giustamente. L’importante sarà naturalmente il risultato. Pioli non ha rivelato nulla di particolare, ma è quasi scontato che scenda in campo la squadra di San Siro, con un Lafont rigenerato da parate salvarisultato (sie con l’Empoli che a Milano) e un Vitor Hugo che si è rivelato implacabile su Higuain. Ma servirà anche un attacco che pare abbia ricominciato a far gol. Chiesa, l’oggetto del desiderio di grandi club, ha finalmente mostrato contro il Milan di possedere anche il tiro giusto, ossia il comletamento naturale delle sue serpentine. Lui,- l’ho sempre sostenuto – ha nelle gambe la botta risolutiva anche da 30 metri. Importante è che ci provi senza paura di sbagliare. Talvolta si è depresso per aver sbagliato mira o essere stato murato. Basta insistere. E riprovarci. Può darsi che babbo Enrico, specialista con oltre 130 gol in carriera, abbia dato suggerimenti giusti. Federico, a San Siro, ha trovato il gol nonostante che, fin lì, non fosse riuscito a fare molto. Gli ho dato 7,5 non soltanto per l’importanza di quel gol, ma anche per incoraggiamento, per fargli capire che quella è la strada giusta.

PARMA – Non va sottovalutato, come detto, per le ripartenze di Gervinho. Ossia un giocatore che tenta di prendersi molte rivincite nel campionato italiano. Magari fosse stata la Fioretina a prenderlo. Il problema, credo, riguardi l’ingaggio. Ora l’obiettivo è tenerlo sotto controllo, impedirgli di scavallare fino all’area di rigore. O di farsi trovare lì, a fari spenti, pronto a battere a rete. Per la Fiorentina è fondamentale non farsi sorprendere. La zona Uefa (o addirittura la Champions…) non è a distanza lunghissima, ma occorre evitare ogni nuova battuta d’arresto. Il clima, va detto, dopo Milano è più sereno, anche se la distanza fra una grande parte della tifoseria e la proprietà Della Valle resta considerevole. Ma l’importante è la maglia: nonostante il pranzo di Natale e la voglia di andare a sciare, domani, Santo Stefano, il colpo d’occhio del Franchi sarà di sicuro confortante. La speranza nel nuovo filotto delle tre vittorie consecutive ingolosisce.

Probabili formazioni

Fiorentina (4-3-3): Lafont; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Veretout, Gerson; Chiesa, Simeone, Mirallas. Allenatore: Pioli

Parma (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Bastioni, Gagliolo, Gobbi; Rigoni, Stulac, Barillà; Gervinho, Inglese, Siligardi. Allenatore: D’Aversa

Indisponibili: Dimarco, Sierralta, Grassi

Squalificati: Calaiò, Bruno Alves

Arbitro: Fabbri di Ravenna

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Sandro Bennucci

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