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Firenze, droga alla Fortezza, 25 arresti: Creazzo, «fine impunità per i pusher»

FIRENZE – Dietro i 25 arresti (e non 26 ome annunciato in un primo momento) per lo spaccio di droga alla Fortezza d Basso di Firenze c’è una svolta. Il procuratore capo, Giuseppe Creazzo, rivela: «Per lo spaccio al dettaglio la legge prevede pene che nella maggior parte dei casi non consentono di mantenere gli arrestati in situazione di detenzione, per cui i pusher sono convinti di una sostanziale impunità, ma con quest’indagine si è cambiato completamente metodo, facendo ricorso agli agenti sotto copertura come si fa per il contrasto ai grandi traffici di droga». E ancora: «Grazie alle operazioni under cover – spiega sempre Creazzo – è stato possibile elevare a carico dei soggetti arrestati anche limputazione di associazione per delinquere. A carico dell’organizzazione è possibile ipotizzare un giro di affari di centinaia di migliaia di euro, se non di milioni».

Alla Fortezza, ha spiegato poi il questore Alberto Intini, era evidente una situazione quasi di controllo del territorio: «Nonostante servizi quasi tutti giorni – ha aggiunto – la norma non consente di affrontare in modo efficace lo spaccio di lieve entità, per questo abbiamo valutato un’azione di contrasto investigativo più adeguata». Gli oltre 200 episodi di cessione sono stati documentati dalla polizia in circa 70 giorni di indagini. Sono state arrestate 26 persone grazie a poliziotti sotto copertura che si sono infiltrati come finti
clienti. I poliziotti under cover, in forza allo Sco di Roma, hanno acquistato lo stupefacente dagli spacciatori, nei cui confronti hanno redatto poi i verbali che hanno permesso di sottoporli ad arresto ritardato, previsto dalla normativa antidroga. Gli arrestati, 25 e non 26 come reso noto in un primo momento, compariranno davanti al gip entro 48 ore per la convalida del provvedimento. A tutti la procura di Firenze contesta l’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio.

Si tratta per lo più di uomini di nazionalità nigeriana. 10 sono domiciliati in centri di accoglienza (Cas) di Firenze e provincia. 17 erano in Italia come richiedenti asilo. In manette anche il presunto capo dell’organizzazione, arrestato sabato scorso nel parcheggio scambiatore di Villa Costanza, sull’A1, dopo che aveva venduto oltre mezzo chilo di eroina a un agente sotto copertura. L’organizzazione, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal pm Antonino Nastasi, monopolizzava lo spaccio alla Fortezza. Ognuno svolgeva un ruolo preciso, sebbene intercambiabile. C’era chi avvicinava i clienti, chi nascondeva la droga, chi faceva da vedetta. Complessivamente, le telecamere nascoste alla Fortezza hanno permesso di documentare oltre 200 cessioni di droga.

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