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Toscana: l’elenco delle opere pubbliche bloccate, la denuncia di Forza Italia

Stazione Foster

FIRENZE – Un lungo elenco di opere incomplete, bloccate o mai realizzate paralizza la Toscana. Jacopo Cellai, Stefano Mugnai, Diego Sozzani, Deborah Bergamini, Erica Mazzetti, Maurizio Marchetti, Tommaso Villa, Mario Razzanelli e Marco Stella hanno fatto il punto sulle opere incompiute e che attendono di essere sbloccate dal Governo nazionale.

«Il Governo giallo-verde sta affossando sia il mondo delle imprese che il mondo dello sviluppo dei lavori pubblici. Hanno annunciato il decreto sblocca cantieri – ha detto l’On. Diego Sozzani, responsabile del dipartimento nazionale lavori pubblici – ma dopo aver letto sui giornali l’approvazione dell’atto in Consiglio dei Ministri ancora non conosciamo il contenuto che, mi dicono, è ancora in fase di evoluzione. In Toscana abbiamo tantissime opere da realizzare. Il dipartimento si sta occupando, anche a livello parlamentare, di queste infrastrutture a partire dalla stazione Foster, la Tirrenica ed altre opere. Non saremo solo attenti ma saremo il “pungolo” di questo Governo affinché le opere non solo ripartano ma vengano anche realizzate. Firenze è l’unica stazione in cui vi è un ingresso ma non vi è un’uscita. In una città turistica questo non ha senso. E’ l’unica città che non ha un passante. C’è l’ha Bologna, lo stanno realizzando a Torino, l’unica città senza passante funzionale all’Alta Velocità è Firenze, che è diventata il fanalino di coda. In Toscana registriamo una mancata crescita di punti percentuali di PIL perché per anni le amministrazioni di sinistra che hanno governato la Toscana, gli enti locali ma anche il Governo nazionale, hanno lasciato fermo sul tavolo una serie di opere pubbliche che rappresenterebbero un investimento strutturale e che avrebbe permesso la crescita del nostro territorio. Ed è paradossale – ha continuato l’On. Stefano Mugnai – che adesso con un Governo guidato da Lega e 5 Stelle tutta una serie di opere pubbliche che interessano la Toscana continuino a rimanere al palo. Partiamo dalla Toscana ma andremo in tutta Italia per raccontare, regione per regione, le opere incompiute. E’ clamoroso che non si capisca che la ricchezza prima di distribuirla va prodotta».

«Al netto delle opere bloccate o incompiute in Toscana, quello che sta succedendo è che tutta l’Italia è bloccata. Sono 600 i cantieri, su tutto il territorio nazionale, interrotti. Si sono bruciati 36 miliardi di euro per questa sospensione, ci sono 620.000 posti di lavoro che sono venuti a mancare e 120.000 aziende chiuse e a causa della decisione suicida di bloccare i cantieri. Le infrastrutture – ha precisato l’On. Deborah Bergamini – non solo costruiscono il futuro del Paese ma consentono una crescita dello sviluppo economico di cui il nostro Paese, in una situazione di recessione, non può fare a meno. Noi ci aspettiamo che il Governo reagisca con grande chiarezza altrimenti consegneranno l’Italia ad un ritorno al Medioevo».

«Sbloccando e portando a compimento le infrastrutture già autorizzate e finanziate in Toscana – hanno puntualizzato i consiglieri regionali di Forza Italia, Marco Stella e Maurizio Marchetti – si avrebbe nei prossimi 5 anni un impatto complessivo sul Pil di circa 8 miliardi di euro e si creerebbero 116 mila posti di lavoro (23.200 all’anno) per tutta la filiera nella fase di cantierizzazione. A regime poi, gli effetti sullo sviluppo della regione sono quantificabili in un incremento di 2,7 miliardi di produzione annua e 28 mila unità di lavoro».

«A Firenze, sulla stazione Foster – puntualizza il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Jacopo Cellai – il sindaco Nardella diceva che era un’opera inspiegabile e uno spreco di denaro. Poi ha ricambiato idea per la terza volta. E non ci ha mai spiegato il perché».

«Questo governo giallo-verde ha annunciato un decreto sblocca cantieri ma, come sempre, si tratta soltanto slogan. Noi – ha concluso l’On. Erica Mazzetti – vogliamo davvero sbloccare i cantieri sia pubblici che privati per far ripartire l’Italia e la Toscana. Col dipartimento infrastrutture lavori pubblici stiamo realizzando un osservatorio per identificare tutte le opere pubbliche già finanziate e che sono ancora ferme. Bisogna semplificare le procedure, mettere mano al codice degli appalti, e su questo abbiamo già presentato una proposta di legge, e salvaguardare l’ambiente e la sicurezza. Ho predisposto, a riguardo, una proposta di legge per liberalizzare e semplificare l’edilizia privata».

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