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Torino: Salone del libro, code infinite, nello stand della Toscana arriva Leonardo da Vinci

TORINO – Dovendomi recare al Salone del libro per visitare gli stand, mi sono incamminato verso le 9 (apertura ore 10) pensando di essere anche troppo mattiniero. Arrivato agli ingressi c’era già una coda disumana per entrare, con gli addetti che faticavano a mettere ordine. Infatti il fine settimana è il momento clou della cinque giorni dedicata al libro e alla cultura. All’apertura dei cancelli il serpentone di persone in attesa di entrare era già lunghissimo, e arrivava sino all’uscita della metropolitana Lingotto. Oltre un’ora di coda per arrivare alle biglietterie, ma poi i locali erano strapieni, con tante scolaresche e tanti giovani.

LA TOSCANA E LEONARDO – Nello stand della Regione Toscana è arrivato anche Leonardo da Vinci, in realtà un professore delle superiori della provincia di Pisa nei panni del genio toscano, per chiudere al meglio l’esperienza di Dulcis in primis, il progetto della Regione Toscana che nel corso dell’anno scolastico ha coinvolto gli studenti dell’indirizzo enogastronomico degli istituti alberghieri toscani. È stata anche l’occasione per ringraziare gli studenti che hanno partecipato a questo progetto, finalizzato alla riscoperta dei sapori e delle ricette della tradizione, ma anche alla crescita professionale dei partecipanti. La presenza di Leonardo, ovviamente, non è stata casuale: il programma della Toscana al Salone di Torino quest’anno è tutto nel segno dell’anniversario di Leonardo, che peraltro, è stato ricordato nell’incontro, ha messo il suo genio al servizio anche della cultura del cibo, persino con alcune invenzioni che oggi sono strumenti ordinari nelle nostre cucine.

MIGRANTI – La presentazione del volume Migranti di Paolo Padoin, edito da Pietro Pintore, Torino, effettuata l’11 mattina nell’Arena Piemonte del Salone, ha raccolto un pubblico numeroso e attento, anche con posti in piedi. L’intervento del Presidente della Regione Sergio Chiamparino è stato molto seguito, ed erano presenti fra il pubblico, fra l’altro, il prefetto di Torino, Claudio Palomba, che ha porto un saluto, e il magistrato Giancarlo Caselli, già procuratore della repubblica di quella città.

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