Roma: salma Orsetti è tornata in Italia. Ad attenderlo a Fiumicino attivisti curdi

ROMA – La salma di Lorenzo Orsetti, il 33enne fiorentino ucciso dall”Isis lo scorso 18 marzo in Siria dove stava combattendo come volontario a fianco delle milizie curde, è rientrata oggi a Roma, all”aeroporto diFiumicino, con un volo di linea della Qatar Airways proveniente da Doha. Una volta espletate le formalità burocratiche, nell’area della Cargo City dello scalo romano, la salma di Orsetti è stata trasferita all’Istituto di Medicina Legale di Roma per gli esami autoptici su disposizione della Procura capitolina.
Il carro funebre con a bordo la salma ha lasciato l’aeroporto di Fiumicino per raggiungere l’Istituto di Medicina Legale per l’autopsia disposta dalla Procura di Roma uscendo da un altro varco senza l’atteso passaggio davanti ad un gruppo di una cinquantina di attivisti curdi che, al grido più volte ripetuto “Orso è vivo e lotta insieme a noi. Le nostre idee non moriranno mai” e intonando la canzone popolare “Bella ciao”, si erano dati appuntamento nel primo pomeriggio all”esterno della Cargo City per rendere omaggio al loro compagno.
«Siamo molto amareggiati per non averlo visto passare oggi -ha detto Erol Aydemir – Eravamo venuti qui con un fiore in ricordo di Lorenzo che, mi piace sottolineare, non solo ha sposato la causa curda ma la Libertà in senso assoluto. Sì, era un vero ”partigiano della Libertà”. Adesso spero di vederlo a Roma dove sto andando con gli altri».
«Ho incontrato Lorenzo in Iraq in una casa sicura mentre lui entrava per iniziare il suo percorso di lotta – ha detto Claudio Locatelli, di Padova – Era una persona umile, disposta verso glialtri. Un segno tangibile del suo modo di fare era, soprattutto, la sua estrema lucidità. Era pienamente consapevole di ciò che stava facendo». Tra i ricordi, anche uno divertente legato all’arte culinaria di Lorenzo Orsetti. «Con quel poco che avevamo in Iraq, Lorenzo riusciva a cucinare per noi tanti lauti pranzetti. Il piatto principale – ha detto ridendo – era un po’ di riso con l’aggiunta di qualche peperone».
