Firenze: Cardinal Betori, si stanno sostituendo le condizioni naturali del nascere
FIRENZE – Nella società oggi «si tende a far prevalere la volontà di potenza dell”uomo sulla realtà fattuale, il desiderio brama di piegare a sé ogni condizione oggettiva, una tendenza che ha le sue manifestazioni più preoccupanti nel campo della vita umana, della sessualità, della famiglia, ma si estende anche ai legami sociali, perfino all”economia». Lo ha dette l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, nell’omelia della messa di Pentecoste celebrata nella cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Per Betori «con la complicità della tecnica e del diritto si stanno sostituendo le condizioni naturali del nascere e del
morire, si pretende che il sesso possa prescindere dalla natura biologica dell’individuo, per ricondurlo a una pura decisione personale – ha proseguito -, si vanno moltiplicando le figure familiari così da offuscare la sola che può aprire naturalmente alla vita, quella fondata sull’unione di un uomo e di una donna». Non solo, ha detto ancora l”arcivescovo, «si scivola progressivamente nella frammentazione e nella chiusura delle società, fino a negare la loro innata vocazione a istituire legami, a includere non a separare ed emarginare. Non ci si preoccupa delle avventurose operazioni finanziarie che finiscono in bolle speculative, in quanto prescindono dalle condizioni reali dell’economia, dimenticando i corpi sociali intermedi schiacciati da una legislazione invasiva, che di fatto favorisce l’egemonia dello Stato e il volto oscuro di poteri anonimi».
Il cardinale ha puntualizzato di non voler dare un giudizio sulle vicende personali, «tutte da comprendere nella
loro singolarità, ma occorre non chiudere gli occhi sui movimenti culturali in cui siamo immersi. Dietro tutte le
tendenze appena descritte, si colloca un pensiero sospettoso verso la fattualità, la natura, la stessa storia, per esaltare
l’arbitrio, la scelta svincolata da ogni riferimento, la voglia dell’utile e dell’appagamento», ha concluso Betori.