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Csm: Mattarella bacchetta i magistrati, quanto accaduto mostra un quadro sconcertante e inaccettabile

ROMA – Duro intervento del Capo dello Stato nei confronti dei magistrati, nella riunione del plenum del Csm. «Oggi si volta pagina nella vita del Csm, dimostrando la capacita’ di reagire con fermezza contro ogni forma di degenerazione. Ad altre istituzioni compete discutere ed elaborare riforme. Il presidente della Repubblica potra’ seguire e seguira’ questi percorsi, ma la Costituzione non gli attribuisce la facolta’ di avanzare proposte».

Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, nel suo intervento al plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, ha bacchettato le toghe: «Rivolgo a tutti un saluto cordiale, particolarmente ai due nuovi consiglieri, cui auguro buon lavoro all’interno del Consiglio nell’interesse della Repubblica e del suo buon funzionamento. Il saluto e gli auguri sono accompagnati da grande preoccupazione. Quel che e’ emerso, da un’inchiesta in corso, ha disvelato un quadro sconcertante e inaccettabile. Quanto avvenuto ha prodotto conseguenze
gravemente negative per il prestigio e per l’autorevolezza non soltanto di questo Consiglio ma anche il prestigio e
l’autorevolezza dell’intero Ordine Giudiziario; la cui credibilita’ e la cui capacita’ di riscuotere fiducia sono
indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica. Il coacervo di manovre nascoste, di
tentativi di screditare altri magistrati, di millantata influenza, di pretesa di orientare inchieste e condizionare gli eventi, di  convinzione di poter manovrare il Csm, di indebita partecipazione di esponenti di un diverso potere dello Stato, si manifesta in totale contrapposizione con i doveri basilari dell’Ordine giudiziario e con quel che i cittadini si attendono dalla magistratura. Occorre far comprendere che la Magistratura italiana – e il suo organo di governo autonomo, previsto dalla Costituzione -hanno al proprio interno gli anticorpi necessari e sono in grado di assicurare, nelle proprie scelte, rigore e piena linearità».

csm, magistrati, Mattarella


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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