Immigrazione: vertice di governo, controlli preventivi della marina sulle navi di soccorso
ROMA – « Il vertice sull’immigrazione è andato bene: è stato un incontro proficuo in cui abbiamo rivisto i dati sui flussi e gli elementi di contrasto al traffico illegale». Lo ha detto il presidente del Consiglio. Giuseppe Conte, al termine del vertice a Palazzo Chigi sui migranti da lui convocato. In una nota della presidenza del Consiglio si legge che: «Nel corso della riunione di questa sera è stato concordato che il governo italiano contribuirà a offrire ulteriore sostegno alla Guardia Costiera libica in termini di risorse materiali e di training».
«Alla luce del continuo flusso di piccole imbarcazioni che arrivano nel nostro Paese dalla Tunisia, e dopo le interlocuzioni dei ministri Salvini e Moavero con i rispettivi omologhi tunisini, anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte avvierà un’interlocuzione con il premier tunisino Youssef Chahed per concordare un’azione di intensificazione delle attività di sorveglianza delle coste tunisine e per cercare di rafforzare gli accordi di rimpatrio già esistenti» si legge ancora nella nota di Palazzo Chigi.
Nel vertice sui migranti «è stato convenuto, altresì, di insistere nelle varie sedi europee per ottenere un efficace meccanismo europeo di redistribuzione dei migranti che sbarcano in Italia. Istanza, questa, che verrà rappresentata sia dal ministro Salvini alla prossima riunione dei ministri degli Interni europei a Helsinki, sia dal ministro Moavero nella prossima riunione dei ministri degli Esteri Ue, e dallo stesso Presidente Conte al prossimo Consiglio europeo utile».
Nel corso della riunione sui migranti a Palazzo Chigi «è stato anche fatto il punto sugli emendamenti già presentati al decreto Sicurezza bis, che rafforzeranno ancora di più gli strumenti a disposizione per combattere i traffici illegali».
Alla riunione hanno partecipato anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, della Difesa, Elisabetta Trenta, degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, e delle Infrastrutture Danilo, Toninelli. In rappresentanza del ministro dell’Economia Giovanni Tria era presente il capo di gabinetto del ministro, Luigi Carbone.
La ministra Trenta ha ricordato come «le navi prendono ordini dal ministro di riferimento». E Salvini ha chiarito che gli basta «che le navi difendano i confini, ognuno faccia il suo». Il ministro dell’Interno ha poi annunciato «controlli della Marina sulle navi di presunto soccorso e ha assicurato di «non fare guerra alle Ong», «se tutti hanno la coscienza pulita immagino che tutti si sottopongano ai controlli della Finanza e della Marina». E, commentando le nomine a Bruxelles, ha detto: «Stanno assegnando presidenze e vicepresidenze a tutti, l’unica forza esclusa è la Lega e questo è un insulto alla democrazia».
E ha ulterirmente specificato: «I numeri ci danno ragione – ha spiegato Salvini – ho portato al tavolo un numero di morti e dispersi più che dimezzato rispetto all’anno scorso, parlano di una riduzione di partenze, di sbarchi. Nel decreto sicurezza ci saranno multe più alte, sequestro, più uomini e più mezzi in Libia». Salvini ha poi annunciato altre iniziative «come i controlli della Marina militare preventivi sulle navi di presunto soccorso per verificare se abbiano tutti i requisiti». A chi gli domandava se nel vertice a Palazzo Chigi avesse portato la sua proposta di mettere la Marina a guardia dei porti, il leader della Lega ha risposto: a me basta che le navi delle forze armate difendano i confini via terra, via mare, via aereo: esercito, Marina militare, Guardia di finanza. Se ciascuno fa il suo in Italia entra chi ha il permesso di entrare»