Brexit, Nigel Farage al Parlamento Ue strapazza politici e burocrati europei. Ritorniamo una nazione indipendente e autonoma
STRASBURGO – Mentre i burocrati e i politici europeisti a prescindere, capitanati da Merkel, Macron e Gentiloni, e appoggiati dal Pd, tentano di rendere più difficile e gravoso economicamente il distacco della Gran Bretagna dall’Unione, cresce il malcontento in altri popoli e paesi che si apprestano a seguire (forse) la stessa strada.
Lo afferma Nigel Farage, leader del Brexit Party, che interviene al Parlamento di Strasburgo, strapazza l’establishment europeo, e afferma: «Diventeremo una nazione indipendente e autonoma. Le persone non vogliono essere gestite e governate da burocrati senza volto, come Michel e Von der Leyen».
Qui sotto il tweet che riporta filmato e dichiarazioni del politico britannico.
https://twitter.com/i/status/1207818352070156288
Sono considerazioni significative, che aprono gli occhi sulla realtà europea, sconosciuta a molti, ammaliati dalle disquisizioni dotte dei vari Prodi, Napolitano e compagni(a) bella, che ci hanno portato fatto entrare nell’euro a condizioni svantaggiose, e vogliono mantenere l’Italia nella situazione di sudditanza attuale.
Secondo Farage anche altri Stati (ad esempio la Polonia) seguiranno l’esempio della Gran Bretagna per liberarsi da quella che lui ha definito una prigione economica e politica, quella della Ue. Anche in Italia qualcuno vorrebbe seguire la stessa strada, ma è subito cominciato il fuoco di sbarramento dei benpensanti e dei progressisti, ai quali, come d’abitudine, dà mano la magistratura. In Italia chi dà fastidio a quello che deve restare il manovratore, anche a dispetto della volontà popolare, viene messo in condizioni di non nuocere, talvolta, anzi spesso con manovre della grande finanza che gestisce lo spread o per via giudiziaria.
