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Pagamento debiti P.a.: governo italiano condannato dalla Corte di giustizia Ue

La Corte di Lussemburgo

ROMA – L’Italia ha violato la direttiva Ue contro i ritardi nel saldo nelle transazioni commerciali, poiché non ha fatto in modo che le sue pubbliche amministrazioni rispettino termini di pagamento non superiori a 30 o 60 giorni di calendario. Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell’Ue, con una sentenza che dà ragione alla Commissione Europea e torto all’Italia.

I giudici hanno respinto l’argomentazione dell’Italia, sancendo che la direttiva impone agli Stati membri il rispetto
effettivo, da parte delle pubbliche amministrazioni, dei termini previsti. I giudici sottolineano che il fatto che la situazione dei ritardi nei pagamenti “sia migliorata negli ultimi anni” non impedisce che si riconosca che l’Italia è venuta meno agli obblighi che aveva ai sensi del diritto Ue. L’esistenza di un inadempimento, spiegano i giudici della Corte, deve essere valutata in relazione alla situazione dello Stato membro quale si presentava alla scadenza del termine stabilito nel parere motivato, ossia, in questo caso, il 16 aprile 2017.

«Invece di passare il tempo a insultarmi, il signor Conte lavori (come la Lega gli ha chiesto per mesi) perché lo Stato paghi i miliardi di euro di debiti nei confronti di privati e imprese. Lo faccia in fretta, o si dimetta». Lo afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini, commentando la sentenza contro l’Italia della Corte di Giustizia Ue sui ritardati pagamenti della Pa.

Rincara la dose Antonio Tajani: «L’Italia è stata condannata perché la Pubblica amministrazione non paga entro 30 o 60 giorni le imprese come previsto dalla legge. Stato aggressivo con il cittadino ma latitante quando deve pagare i suoi debiti». Lo scrive su Twitter, Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e Presidente della Commissione
Affari Costituzionali del Parlamento Europeo.

Ricorderete tutti come il 13 marzo 2013 Renzi, allora premier, aveva promessa a Porta a Porta che i debiti della p.a. sarebbero stati pagati entro il successivo 21 settembre, giorno del suo onomastico; in caso di non rispetto del termine sarebbe andato a piedi al Convento di Monte Senario insieme a Vespa. Dopo quasi sette anni i frati stanno ancora aspettandolo..


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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