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Coronavirus: trasporto pubblico, in crisi, chiede sostegno al Governo

Lunedì 16 dicembre stop nazionale del trasporto pubblico locale
difficoltà del trasporto pubblico locale

ROMA – Il trasporto pubblico locale e regionale e’tra i settori piu’ colpiti dall’emergenza del Covid-19. Lo stato di crisi ha drammaticamente ridotto la domanda di trasporto, si stima una riduzione dei passeggeri di oltre il 50%, con una perdita secca di almeno 130 milioni di euro al mese. Per questo abbiamo chiesto al Governo una serie di interventi mirati e immediati per evitare il tracollo di un settore ad alta rilevanza strategica e sociale per l’Italia.

Cosi’ Andrea Gibelli, presidente di Asstra, l’Associazione che rappresenta la maggior parte del sistema dei trasporti pubblici locali in Italia. In particolare, l’Associazione avanza queste  proposte: Inoperatività delle clausole inserite nei contrattidi servizio o negli atti che regolano il rapporto delle decurtazioni di corrispettivo ovvero di sanzioni e penali in ordine alle percorrenze non effettuate; Ripristinare la decurtazione di 58 milioni all’anno del Fondo nazionale trasporti destinati alla defiscalizzazione degli abbonamenti Tpl; Ripristinare il taglio di 50 milioni di euro all’anno del capitolo 1314 del Bilancio dello Stato destinati al ristoro dei maggiori oneri di malattia. L’applicazione della Cig in deroga per le imprese sprovviste di ammortizzatori sociali per assicurare la copertura oltre i limiti previsti dal fondo di solidarietà; Legare l’andamento del fondo nazionale trasporti al tasso di inflazione programmata al fine di evitare la perdita del valore reale dello stanziamento (4,874 mld all’anno.) il mancato incremento è quantificabile in oltre 39 milioni di euro nel 2019, in 79 milioni nel 2020, fino ad arrivare a più di 119 milioni nel 2021.

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