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Coronavirus, Pisa: Tsunami, studio sperimentale per utilizzo plasma pazienti guariti dal virus

PISA – Si chiama Tsunami Study – dove Tsunami è l’acronimo di TranSfUsion of coNvalescent plAsma for the treatment of severe pneuMonIa due to Sars-CoV2 – ed è lo studio sperimentale multicentrico, no-profit, che prenderà il via all’Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa, centro coordinatore e promotore a livello regionale, per utilizzare a scopo terapeutico il plasma iperimmune di pazienti convalescenti e guariti dal Covid-19 sui malaticritici con polmonite in ventilazione assistita. Lo studio ha ottenuto il via libera dal Cnt-Centro nazionale sangue, che ha autorizzato protocolli di selezione dei donatori in ogni regione ed è ora sottoposto all’approvazione del Comitato etico localeper il via libera. Nel frattempo l’Aoup ha acquisito nei giorni scorsi, da un’azienda produttrice, in comodato gratuito, il macchinario per l’inattivazione dei germi patogeni, condizione essenziale per poter utilizzare la componente liquida del sangue senza eventi avversi. Sono stati anche acquistati i kit ed è stata effettuata la formazione del personale. Ilpasso successivo sarà la selezione dei pazienti candidati alla procedura di plasmaferesi, ossia la tecnica che permette di estrarre dal sangue il plasma, la cui inattivazione verrà centralizzata – tramite trasporto di sole sacche di sangue (e non di pazienti) – nell’Officina trasfusionale dell’Area vasta nord-ovest, che ha sede appunto all’ospedale di Cisanello a Pisa, dove già viene lavorato il plasma di tutta l’area vasta.

Ad oggi, com’è noto, non esiste un trattamento specificoper Sars-CoV2 ma, come accaduto per altre precedenti epidemie virali -Ebola, Mers-CoV (Middle East respiratory syndrome coronavirus, Mers-CoV), H1N1pdm09 (pandemic 2009 influenza A H1N1) – l’uso di plasma da soggetti convalescenti, sopravvissuti all’infezione, ha dimostrato di avere un ruolo terapeutico soprattutto perché fattibile e poco rischioso. Alla luce di quanto evidenziato dalla revisione della letteratura – pur non essendoci attualmente studi che ne dimostrino la fattibilità el’efficacia nell’ambito dell’epidemia mondiale di Sars – l’uso di plasma da donatori convalescenti potrebbe avere un ruolo terapeutico, senza gravi eventi avversi, anche nei pazienti critici affetti da Covid-19, come è già avvenuto in Cina e si sta avviando a Pavia. Inoltre, la possibilità di disporre di donatori locali offre il valoreaggiunto di dare un’immunità specifica acquisita contro l’agente infettivo proprio del ceppo locale, in considerazione del fatto che inaltre aree il ceppo potrebbe essere differente.

E’ importante partecipare alla ricerca e sfruttare questa terribile epidemia per fare passi avanti – ha dichiarato il professor Francesco Menichetti, primario all’Ospedale di Cisanello -. L’utilizzo del plasma iperimmune da pazienti guariti su pazienti critici esiste già in letteratura e crediamo che questo possa influenzare positivamente la prognosi. Pisa sarà capofila per la Regione Toscana ma anche per Lazio, Campania, Molise, Marche e le Forze armate. Questo significa essere agganciati ai protocolli nazionali Aifa e ritengo che fare ricerca, capirne di più, sia nostro dovere e il nostro preciso impegno. Oltretutto il plasma di un donatore potrà essere utilizzato su tre pazienti, e questa è sicuramente una prospettiva terapeutica interessante”.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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