Recovery fund: Nardella, comuni in prima linea per l’impiego dei 200 miliardi

FIRENZE – Crescono gli appetiti di partiti, regioni, province e enti locali per la spartizione della torta dei fondi europei. E Nardella giustamente rivendica la sua parte, la parte di Firenze. «Con il decreto Rilancio sono arrivati i primi 3 miliardi per gli enti locali, ora aspettiamo che il Parlamento sostenga di più le città d’arte aumentando i fondi dopo il crollo della tassa di soggiorno, per noi 49 milioni in meno. Ma ora ci aspetta la partita della vita. I Comuni devono essere in prima linea per l’impiego dei 200 miliardi del Recovery fund. Se questo è davvero un nuovo Piano Marshall, ricordo al governo che con quel colossale aiuto dagli Usa inItalia realizzammo circa 12 mila opere, e gran parte di queste vennerocostruite dai Comuni, producendo effetti immediati sulla ripartenza». E alla domanda chiedete soldi a pioggia?, Nardella risponde: «Niente affatto. Io e i sindaci delle altre 13 Città metropolitane italiane, che rappresentiamo oltre la metà del Pil nazionale, entro settembre presenteremo al premier Conte un piano dettagliato, con decine di progetti, strategici e in stato avanzato, per un totale di 30 miliardi.’Serve concretezza, rispettando – osserva il primo cittadino – i tre parametri chiave dell’Unione Europea: transizione digitale, resilienza e sostenibilità ambientale. Così, intanto, il 10 % del pacchetto di finanziamenti del Recovery fund verrebbe dato subito all’Italia». Il timore di Nardella è comunque, «che il governo faccia convergere questi maxi fondi in troppi contenitori poco operativi, tra Stato e Regioni, che poi – afferma – sarebbero costretti a metterli a bando perdendo tempo prezioso. Intanto il Paese ha bisognodi banda larga ovunque, tramvie, ferrovie, piste ciclabili, case popolari moderne. A Firenze stiamo preparando numerose schede dettagliate per ogni progetto che il governo presenterà a Bruxelles: ciò serve a tagliare al massimo i tempi, senza i Comuni in prima fila la partita del governo sul Recovery fund rischia di essere un drammatico flop. E per questo chiediamo un canale diretto con Conte, come ho già anticipato al ministro Enzo Amendola».
