Giani: in Toscana situazione non da zona rossa. Occorre un chiarimento a livello nazionale
FIRENZE – Nessuno puo’ dare e offrire previsioni senza dati. Molti dicono che ormai sfioriamo la zona rossa. Non faro’ drammi per la decisione di venerdi’ prossimo, pero’ oggi siamo in zona arancione e io sono convinto che possiamo rimanerci perche’ abbiamo dei dati che ci dicono che la situazione e’ sotto controllo. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, nel corso di una diretta su Facebook, per fare il punto della situazione su contagi e vaccini in regione. La Toscana ha 958 contagi, ormai da tre giorni abbiamo questa media. Un numero in aumento rispetto a inizio gennaio. Questo ha determinato la scelta di passare la regione in zona arancione per 15 giorni, ora siamo al settimo, quindi vedremo e verificheremo alla fine della prossima settimana. – ha detto ancora Giani – Attualmente siamo a 850 posti Covid, circa 135 terapie intensive, dunque ben lontani dai numeri che vennero fuori a ottobre e novembre. Siamo stati cinque settimane in zona gialla, cosa che consente un’ampia circolazione di persone e inevitabilmente fa aumentare i numeri dei contagi.
«Stasera ci saranno delle riunioni importanti, soprattutto quella delle 17 tra i vari governatori, alla quale partecipero’ – ha precisato il governatore toscano – Voglio che il prossimo Dpcm, che regolera’ per un mese la situazione, abbia elementi di trasparenza sui contagi, perche’ sono convinto che quando ci sono dei numeri oggettivi la gente poi sopporta anche meglio, quandodegi vede aspetti di eccessiva discrezionalita’, come mi sembra emerga ultimamente per l’Rt, naturalmente prova piu’ disagio”. Su questo aspetto, infatti, Giani ha portato «l’esempio della Lombardia che stamani ha piu’ di 3.700 nuovi casi ed e’ ancora zona gialla. E’ vero che la Lombardia ha tre volte il numero di abitanti della Toscana, ma e’ anche vero che il rapporto tra 953 nuovi casi della Toscana e 3.700 della Lombardia e’ uno a quattro: quindi, se noi siamo in zona arancione quasi al limite del rosso, altre regioni sono in zona gialla avendo dal punto di vista dei contagi e delle terapie intensive delle posizioni superiori alla nostra. Voglio che a livello nazionale si chiarisca questo».