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Massa: le ville signorili di Ronchi e Poveromo, un tempo meta del turismo di élite

MASSA – C’è una enclave, tra le Apuane e il mare; è quella delle ville signorili di Ronchi e Poveromo, nella provincia di Massa Carrara, à coté della Versilia, un territorio seducente, vocato al turismo di élite e che sin dal primo Novecento segna l’architettura e la storia italiane. È qui che importanti architetti si cimentano nella progettazione delle ville che oggi compongono un patrimonio variegato e in qualche modo ‘antologico’. Ronchi e Poveromo sono un serbatoio di memoria che intreccia le frequentazioni di artisti, letterati, intellettuali e politici, per quasi un secolo, alle vicende storiche, politiche e culturali del nostro Paese. A questo patrimonio è dedicato il volume ”Le ville di Ronchi e Poveromo. Architetture e società 1900-1970”, scritto dagli architetti Massimiliano Nocchi e Silvia Nicoli e pubblicato da Pacini Editore. Questo è il terzo volume dedicato a Ronchi Poveromo promosso dalla Società degli Amici di Ronchi e Poveromo che dal 1961 porta avanti progetti di tutela e di valorizzazione di questo territorio e del suo patrimonio architettonico e storico-culturale. «Il volume – spiegano gli autori – ricostruisce le vicende dello sviluppo insediativo del territorio costiero di Ronchi e Poveromo, luoghi della villeggiatura a Nord della Versilia e prossimi a Forte dei Marmi. L’evoluzione del paesaggio e la costruzione di nuove abitazioni a partire dagli anni Venti del Novecento è correlata alla presenza di figure di rilievo della cultura italiana che, affascinate dalla bellezza naturale dei luoghi, decidono di villeggiare in una zona selvaggia e riservata».

Molti i personaggi e le famiglie che lasciano tracce del loro soggiorno tra Ronchi e Poveromo, dove tra i frequentatori si ricordano, tra gli altri, i Ferrari, i Kechler, gli Schiff Giorgini, ma anche Lavinia Mazzucchetti, Ignazio Silone, Alberto Savinio, Filippo Sacchi, Giuseppe Prezzolini, Mino Maccari, Lothar Wallerstein, Walter Benjamin, Carlo Sforza, Nicolò Carandini, Elena Albertini Carandini, Adriano Olivetti, Anna Banti, Roberto Longhi, Italo Calvino, Guido Crepax. A uno dei padri della Costituzione è dedicato il capitolo Il tè a casa Calamandrei, nella villa che negli anni dell’Assemblea Costituente diviene sede di incontri e riunioni. Ada e Piero ricevono gli ospiti nel giardino alberato e offrono il tè freddo agli amici, tra i quali Ignazio Silone, Eugenio Montale e molti altri.

Poveromo, Ronchi, ville

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