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Musica: addio al direttore d’orchestra Gianpiero Taverna

Firenze – Il maestro Gianpiero Taverna, direttore d’orchestra di fama internazionale, è morto all’età di 89 anni a Ortignano Raggiolo, in provincia di Arezzo, dove si era ritirato dopo la pensione.

Per volontà della famiglia, giovedì 7 ottobre, alle ore 17, si terrà una cerimonia di commemorazione all’Auditorium Berretta Rossa di Soci, frazione del comune di Bibbiena (Arezzo), dove era nato il 26 giugno 1932.

Dopo gli studi musicali di pianoforte, composizione, direzione, al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, Taverna fu allievo di Igor Markevič a Salisburgo e Berlino; studiò poi con Hermann Scherchen, di cui fu assistente e collaboratore negli studi di elettroacustica a Gravesano (1956-60).

Dal 1962 Taverna è stato presente come direttore nei principali festival musicali italiani e stranieri, in particolare come interprete di musica contemporanea. Ha diretto le prime esecuzioni di “Beatitudines” di Goffredo Petrassi (1969), “I semi di Gramsci” e “Lorenzaccio” (1972), “Nottetempo” di Sylvano Bussotti (1976), “Amore e Psiche” (1973) di Salvatore Sciarrino, “Girotondo” (1982) di Fabio Vacchi. La registrazione discografica del “Rara Requiem” di Bussotti, da lui diretta, ha ricevuto nel 1977 il Grand Prix du Disque.

Taverna è stato direttore artistico del Teatro Regio di Torino (1976-79) e direttore delll’Orchestra Filarmonica Italiana. È stato titolare della cattedra di direzione d’orchestra al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dal 1982 al 1998. Nel 1994 gli era stato assegnato il Premio Dovizi. Ha pubblicato il volume divulgativo “Lettere a Giulia per capire la musica” (2001).

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