Aiuti a imprese: Commissione Ue approva intervento per 31,9 miliardi del governo italiano
BRUXELLES – La Commissione europea ha approvato un regime di aiuti di 31,9 miliardi di euro dell’Italia sostegno delle imprese colpite dall’emergenza coronavirus. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato. Il regime, che si concretizzerà in aiuti di importo limitato per rispondere al bisogno di liquidità e in un sostegno per i costi fissi non coperti sostenuti nel periodo compreso tra il marzo 2020 e il dicembre 2021, sarà aperto a tutte le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni e dal settore in cui operano (ad eccezione del settore finanziario).
Gli aiuti di importo limitato assumeranno la forma di esenzioni e riduzioni fiscali, crediti d’imposta e sovvenzioni dirette. Dal momento che la maggior parte degli aiuti sarà concessa automaticamente e che i massimali di aiuto si applicheranno non solo al beneficiario diretto, ma anche ai suoi affiliati, i beneficiari ammissibili dovranno indicare in un’autodichiarazione ex ante l’importo degli aiuti e il sostegno per i costi fissi non coperti per i quali fanno domanda. Ciò dovrebbe anche consentire alle autorità italiane di monitorare meglio il rispetto del quadro temporaneo, in particolare per le imprese dello stesso gruppo.
Il regime prevede inoltre che gli aiuti non superino il massimale di 225mila euro per azienda nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, di 270mila euro per impresa nel settore della pesca e dell’acquacoltura o di 1,8 milioni di euro per impresa in tutti gli altri settori, e saranno concessi entro il 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda il sostegno per i costi fissi non coperti, invece, gli aiuti non supereranno l’importo complessivo di 10 milioni di euro per impresa e saranno concessi solo alle aziende che non erano considerate in difficoltà già al 31 dicembre 2019, ad eccezione delle microimprese e delle piccole imprese ammissibili anche se già in difficoltà.
La Commissione ha constatato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo e concluso che “la misura è necessaria, adeguata e proporzionata”.