Gentiloni: Pil italiano, balzo in avanti del 6,2%, le stime della crescita elaborate dalla Ue
BRUXELLES – Dopo il rimbalzo nella prima metà del 2021, il Pil italiano è destinato a continuare ad espandersi, pur incontrando alcuni venti contrari nel breve termine: lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche d’autunno, che vedono il Pil italiano a +6,2% quest’anno, prima che la crescita scenda al 4,3% nel 2022 e l’andamento dell’ economia torni ai livelli pre-crisi “entro la metà del prossimo anno. In estate la Commissione aveva previsto per l’Italia un aumento del Pil del 5% nel 2021 e del 4,2% nel 2022.
«I mercati del lavoro sono destinati a riprendersi e ad espandersi. Con l’attività economica che dovrebbe continuare a crescere, l’occupazione dovrebbe aumentare al di sopra dei livelli pre-pandemia e il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere al 6,5% nel 2023. La reintroduzione delle restrizioni avrebbe un impatto economico” nei Paesi Ue “anche se inferiore rispetto al passato. Seppur dovessero queste essere ripristinate – e questo accade in maniera molto limitata – in ogni caso ciò avrebbe un impatto inferiore rispetto al passato», Lo ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, presentando le previsioni economiche d’autunno.
Ue, grazie alla ripresa economica giù debito-deficit dell’Italia Il rapporto debito pubblico/Pil dovrebbe scendere dal 155,6% nel 2020 al 151,0% nel 2023, grazie alla ripresa economica e a un favorevole aggiustamento stock-flussi. La crescita sarà sostenuta dalla domanda interna». Lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche d’autunno sull’Italia, rivedendo le stime del debito che già quest’anno scenderà al 154,4% e al 151,4% nel 2022. Anche il rapporto deficit-Pil “trainato dalla ripresa economica e dalla graduale eliminazione delle misure fiscali di emergenza del governo”: dopo essere salito al 9,6% nel 2020, dovrebbe scendere al 9,4% nel 2021, al 5,8% nel 2022 e al 4,3% nel 2023.
Più rischi economici in Paesi con basse vaccinazioni «Nonostante l’impatto della pandemia sull’economia si sia indebolito considerevolmente, il Covid 19 non è stato ancora sconfitto e la ripresa è fortemente legato alla sua evoluzione, dentro e fuori l’Ue. Nell’Unione europea il rischio è particolarmente rilevante negli Stati membri con tassi di vaccinazione relativamente bassi».
Inflazione eurozona al 2,4% nel 2021, 2,2% in 2022 L’ inflazione dell’eurozona è si attesta al 2,4% nel 2021 e al 2,2 nel 2022. Nel 2023 si prevede una netta discesa del tasso, al 1,4%. Più alti i livelli a livello di Unione Europea: nel 2021, 2022 e 2023 l’inflazione sarà rispettivamente al 2,6%, 2,5% e 1,6%.
L’aumento dei prezzi dell’energia, in particolare per il gas naturale e elettricità, dovrebbero smorzare lo slancio della crescita a breve termine ha spiegato Gentiloni. Anche le interruzioni della catena di approvvigionamento su scala globale “gravano sempre più sulla produzione nei Paesi dell’Ue, ha evidenziato il commissario, osservando che i sondaggi aziendali Ue di ottobre indicano quote senza precedenti di manager nell’industria e nell’edilizia che identificano la carenza di materiali e attrezzature come un fattore che limita la loro attività, così come la carenza di forza lavoro, salita ai massimi storici nell’industria.
L’impatto del Recovery sul Pil Ue fino a +1,5% A medio termine, i modelli di simulazione condotti dalla Commissione mostrano che il Next Generation Eu potrebbe aumentare il Pil dell’Ue fino all’1,5% durante i suoi anni di attività. Secondo Gentiloni queste simulazioni riguardano solo gli investimenti e non includono l’impatto positivo delle riforme strutturali, che possono aumentare sostanzialmente la crescita nel lungo periodo.
Rispondendo a chi gli chiedeva se, tra i fattori delle previsioni economiche presentate, siano anche inclusi i rischi politici con alcuni Paesi, come la Francia, che vanno incontro ad elezioni a breve termine il commissario Ue ha spiegato che solo un marziano potrebbe dire che rischi politici non ce ne sono, le vicende politiche hanno un impatto ma le previsioni non possono includerli.