Quarantena corta per i vaccinati: con la terza dose sarà ridotta fra 3 e 5 giorni


ANSA/FABIO FRUSTACI

ROMA -Con le attuali regole per la quarantena si rischia di fermare in utilmente il Paese. Per questo il governo ha convocato per mercoledì 29 dicembre il Cts (Comitato tecnico scientifico) e, in base all’andamento della curva epidemiologica, si pronuncerà sull’eventuale accorciamento dei tempi di quarantena per quei vaccinati con dose booster (o comunque terza dose) che vengono a contatto con persone risultate positive.

Secondo le prime informazioni una decisione dovrebbe arrivare nei primi giorni di gennaio, quasi sicuramente prima della fine della vacanze di Natale, e la quarantena per i vaccinati con terza dose, ora di sette giorni, potrebbe essere ridotta tra i tre e i cinque giorni.

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, aveva detto che «la riflessione sul numero di persone in quarantena l’abbiamo fatta questa mattina col ministro Speranza. Gli scienziati stanno studiando con l’Istituto Superiore di Sanità”, aveva spiegato a proposito dell’elevato numero di persone in quarantena. “Adesso le quarantene sono diverse per i vaccinati e i non vaccinati, si sta studiando cosa mettere in campo».

«La quarantena per i vaccinati con terza dose che entrano in contatto con positivi non ha senso e va pertanto rivista o a breve non si avrà più neanche il personale per garantire i servizi essenziali, come i trasporti o la regolare funzionalità dei supermercati. Andrebbe applicato lo stesso principio già utilizzato per il personale sanitario: chi entra in contatto con un contagiatato non è soggetto quarantena perché immunizzato. Le restrizioni servono per i no vax, non per chi responsabilmente aderisce alla campagna vaccinale». Così, in una nota, la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli.
E il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, è tornato a chiedere la revisione delle quarantene. «Omicron è una variante molta contagiosa. “Ogni positivo – ha detto a Radio Cusano Campus – può aver avuto, di media, dai 5 ai 10 contatti. Se dovessimo avere un milione di positivi vuol dire che potrebbero esserci dai 5 ai 10 milioni di contatti da mandare in quarantena e questo non è possibile. Chi ha fatto il vaccino con la terza dose è più difficile si contagi e quindi bisognerebbe rivedere le regole per questa categoria. La persona vaccinata anche con terza dose deve vedere la sua quarantena ridotta».

 

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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