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Sanzioni Russia: Macron, efficaci contro prezzi energia. Berlino non diminuisce importazioni petrolio

Sanchez
EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

PARIGI . Mentre l’Europa latita nonostante l’attivismo inconcludente della presidente Ursula von der Leyen, anche i principali paesi europei non si trovano d’accordo sulle sanzioni alla Russia e sulla politica di risparmio energetico. in particolare dai due principali Stati dell’Unione (Francia e Germania) arrivano segnali diametralmente opposti. Emmanuel Macron ha ricevuto oggi a Parigi il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, per trovare “soluzioni efficaci” alla fiammata dei prezzi dell’energia legata all’invasione russa dell’Ucraina. Si tratta di “far convergere soluzioni efficaci per limitare l’aumento dei prezzi del gas, di limitare l’impatto sui prezzi della corrente elettrica e di avere soluzioni di stock comuni in Europa oltre che diversificare le nostre fonti di approvvigionamento”, ha dichiarato il presidente della Francia, che detiene attualmente la presidenza di turno Ue, accogliendo Sanchez all’Eliseo. La priorità, ha proseguito Macron, è “preparare la tutela di famiglie ed imprese sul breve termine nonché la nostra capacità di resistere nel medio termine”, tutelando la “nostra sicurezza energetica per l’inverno prossimo”. Priorità che figura anche nell’agenda del summit Ue di giovedì e venerdì a Bruxelles.

BERLINO – “Se potessimo fermare le importazioni di petrolio dalla Russia lo faremmo automaticamente”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock a Bruxelles. “Non è una questione se lo vogliamo o no, ma quanto siamo dipendenti e per esempio la Germania importa molto petrolio dalla Russia e come noi altri Paesi dell’Ue. Ecco perché è importante che parliamo tra noi, capire come possiamo ridurre questa dipendenza. Ora stiamo preparando i passi da implementare molto presto nel futuro”.

L’Italia si trova in una posizione di dipendenza ancora più evidente di quella tedesca per le importazioni russe, per gas e petrolio, ma per ora Draghi fa il pesce in barile. E meno male che molti lo ritenevano destinato a prendere il posto della cancelliera Merkel…..


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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