Mondiali addio: Italia battuta dalla Macedonia del Nord (0-1). Nuova catastrofe sportiva. Fallisce anche Mancini. Pagelle


PALERMO – Toccato il fondo. Mondiali addio di nuovo! Trajkovski ha giustiziato gli azzurri. Per la seconda volta nel giro di quattro anni, l’Italia non si qualifica per la fase finale. Niente Qatar 2022 per Mancini e i suoi campioni d’Europa. La Macedonia del Nord vince 1-0 con un gol a sorpresa, nel recupero del secondo tempo, dopo che per tutta la partita lo spuntatissimo attacco azzurro ha sbattuto contro il muro avversario. La terza in totale: l’Italia fallì la qualificazione a Svezia 1958, poi a RussiA 2018 e ora niente Qatar 2022. Una catastrofe per tutto il nostro calcio, già carente nella Champions. Inguardabile il cannoniere Immobile. I macedoni si giocheranno il biglietto per il Qatar in Portogallo, contro Cristiano Ronaldo e compagni che hanno eliminato la Turchia (3-1). Peccato. Nemmeno Roberto Mancini ha saputo centrare l’impresa. Anche lui eliminato, come quattro anni fa Gian Piero Ventura. Non ci sono attenuanti. Dopo la delusione con la Svizzera, gli azzurri avuto un tracollo e la modesta Macedonia li ha spediti a casa: niente Mondiali per la seconda volta consecutiva.

CATASTROFE – Non porta bene all’Italia, in chiave mondiale, giocare contro nazioni con riferimento settentrionale: Irlanda del Nord, Corea del Nord e ora Macedonia del Nord (67.ma nel ranking FIFA). L’Italia non segna più. Gli azzurri hanno dimostrato scarsa penetratività, un difetto non da poco, anche perchè dura da parecchio. Insomma, il problema del gol esiste, eccome! E questa sconfitta è una catastrofe, per il nostro calcio. Addio Mondiali! Un avvio non troppo spedito, poi gli azzurri dopo una ventina di minuti blandi hanno cercato il gol. Due occasionissime sono state mancate da Berardi (che su un rinvio sbagliato di Dimitrievski ha tirato debolmente) e da Immobile (bravo il portiere macedone).
MANCINI – I tiri degli azzurri si sono moltiplicati, ma senza risultati, mentre gli ospiti si son fatti vedere in contropiede ed è stato provvidenziale un intervento di Florenzi. Diciamo Italia abbastanza determinata, ma senza frutti concreti. Bardhi ha tampinato Jorginho che ha fatto poco, ma l’altro play Verratti è stato molto presente nell’azione azzurra. La sterilità dell’attacco di Mancini ha preoccupato nel corso della gara. Risultato a parte, non ci è sembrata l’Italia di un anno fa. E la Macedonia qualche volta è andata al tiro.
MACEDONIA – Mancini ha cambiato il centrocampo e in avanti Raspadori ha preso il posto di Immobile. Tanti cambi, gol zero, e Trajkoviski ci ha punito. Si imbastiranno processi. Mancini, dopo la lunga pausa, ha ripreso in mano la situazione, ha aggiustato la difesa (senza Di Lorenzo e i centrali) e ha dato fiducia ai protagonisti dell’Europeo. Non è servito a nulla. La Macedonia ha fatto un bel regato all’allenatore Blagoj Milevski, per il suo compleanno. La Favorita di Palermo ha offerto un bel colpo d’occhio (34.129 spettatori), all’inizio della partita. C’era una discreta rappresentanza macedone (1.600 tifosi) sulle tribune del “Barbera”. L’Italia ha tentato di forzare i tempi contro un avversario abbastanza chiuso. La Macedonia ha abbozzato qualche (rara) ripartenza. Molto attivi i nostri esterni. Macedonia asfissiante nelle marcature.
TRAJKOVSKI – L’Italia al 25′ ha cominciato finalmente a tirare: Verratti (alto), Barella (fuori), mentre Berardi non ha approfittato di un errore di rinvio di Dimitriesvski e ha tirato debole (parato); poi ha tentato Immobile (tiro deviato dal portiere sulla destra). Florenzi ha salvato su Churlinov in fuga verso la porta. Ci ha provato anche l’ex rosanero Trajkovski, a tirare, ma Donnarumma ha risposto a tono. L’Italia non ha trovato il gol nel primo tempo, ma ha costantemente giocato in avanti. L’Italia ha continuato in avanti nella ripresa: ha tentato tre volte Berardi, una volta sfiorando il bersaglio di sinistro. Al tiro la Macedonia con Askovski. Una girata di Berardi è stata deviata da Alioski. Poi Mancini ha fatto entrare al posto di Insigne, un po’ spento, Raspadori. Un colpo di test di Bastoni centrale. Il c.t. ha capito che era il caso di intervenire: in campo Pellegrini e Tonali al posto di Immobile e Barella. Pellegrini non ha concluso bene dalla sinistra. Altri cambi: Chiellini e Joao Pedro per Mancini e Berardi. Trajkovski al 48′ con un tiro basso, alla destra di Donnarumma ci ha dato il colpo di grazia. Si sono salvati in pochi. Una delle giornate più nere del nostro calcio, adesso tutto torna in discussione, come dopo la sconfitta con la Svezia che ci eliminò dai Mondiali di Russia. Mancini, forse, se ne andrà.
Tabellino
ITALIA (4-3-3): Donnarumma 5.5; Florenzi 6, Mancini 5.5 (44′ s.t. Chiellini s.v.), Bastoni 6, Emerson 5; Barella 5 (32′ s.t. Tonali s.v.), Jorginho 5, Verratti 6.5; Berardi 5,5 (43′ s.t. Joao Pedro s.v.), Immobile 4,5 (32′ s.t. Pellegrini), Insigne (18′ s.t. Raspadori 6). Ct: Mancini, 5
MACEDONIA DEL NORD (4-4-2): Dimitrievski 6.5; S. Ristovski 5.5, Velkovski 5 (40′ s.t. Ristevski s.v.), Musliu 5.5, Alioski 6; Nikolov 5 (12′ s.t. Askovski 6), Ademi (12′ s.t. Spirovski 6), Bardhi 6.5, Churlinov 5, M. Ristovski 5 (26′ s.t. Miovski s.v.), Trajkovski 7. Ct Milevski, 6,5
ARBITRO: Turpin (Francia), 6
Marcatore: nel st al 47′ Trajkovski
Ammoniti: Velkovski (M)
Spettatori: 34.129, per un incasso di 450.000 euro
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