Firenze sicurezza: vigilanza con pattuglia dedicata in zona stazione SMN. La decisione del prefetto


FIRENZE – Il prefetto Valerio Valenti interviene immediatamente, d’intesa col Comune e le Forze dell’ordine, per una maggiore sorveglianza della zona intorno alla Stazione di santa Maria Novella, teatro recentemente di azioni violente da parte di migranti. Ultimo episodio, l’accoltellamento di un vigilante da parte di due marocchini,
Dal prossimo martedì 19 aprile ci sarà Una pattuglia che farà ricognizione ventiquattro ore su ventiquattro, su un’auto, a staffetta tra i quattro corpi di polizia (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Municipale). Percorrerà il perimetro tra le zone di piazza Indipendenza, piazza dell’Unità d’Italia, piazza Stazione e via Palazzuolo per controllare queste strade di Firenze.
Si tratterà di un presidio che si aggiunge al piano di controllo di polizia e carabinieri che già è attivo nella zona. “Avrà una funzione di prevenzione in modo che la pattuglia scongiuri episodi di illegalità — spiega il prefetto Valenti — e servirà per un intervento più rapido in fase di repressione, che comunque è sempre stata puntuale dal momento che coloro che si sono resi protagonisti di questi episodi sono sempre stati identificati e arrestati». La pattuglia quindi girerà senza sosta per queste strade, diventate “calde”, un presidio mobile che andrà a integrarsi anche con l’inaugurazione alla stazione della caserma dei carabinieri, che dovrebbe di per sé rappresentare un deterrente per i malintenzionati”.
Cl sarà la novità dell’alternanza tra forze dell’ordine per alleggerire i singoli corpi costretti comunque a uno sforzo notevole. «Sarà il primo passo — spiega il prefetto —poi faremo un primo bilancio di questo nuovo assetto e valuteremo ulteriori misure». Una delle opzioni che potrebbe essere presa in considerazione è quella del ricorso all’esercito, di quegli effettivi attualmente impiegati nell’operazione «Strade Sicure», che adesso stazionano di fronte al Duomo, alla stessa stazione o davanti alla Sinagoga. Si tratta peraltro di presidio fisso e non mobile.