Coltano (Pi): nuova base militare, 250 persone in assemblea contro il progetto di Draghi

COLTANO (PISA) – Nuove proteste contro la base militare progettata dal governo. Almeno 250 persone hanno gremito il circolo Arci di Coltano (Pisa) per dire no al progetto di costruzione di una nuova base militare che nella località alle porte di Pisa raggrupperebbe in un’area di 73 ettari, dentro i confini del parco di San Rossore, caserme per carabinieri del Gis, del reggimento paracadutisti Tuscania e del nucleo regionale cinofili sempre dei Carabinieri.
L’assemblea pubblica è stata promossa da Una città’ in comune e Rifondazione comunista e ha compattato la galassia della sinistra radicale anche se di residenti di Coltano veri e propri ce n’erano pochi e negli interventi di qualcuno non è mancata la stoccata: “E’ una bellissima iniziativa la vostra – ha detto
l’allevatore Renzo Petrazzi – tuttavia una minore politicizzazione dell’evento avrebbe portato a una maggiore partecipazione di chi qui vive e lavora tutto l’anno. Noi comunque, come abbiamo già’ fatto in passato, per bloccare la centrale a biomasse e l’arrivo dei profughi ci batteremo ancora”.
E’ stato Auletta, consigliere comunale di Diritti in comune, a indicare la linea in apertura di riunione: “Non vogliamo solo un’altra collocazione ma vogliamo bloccare definitivamente questo progetto perché è inaccettabile spendere 190 milioni di euro per una base militare. Per questo invitiamo tutti a partecipare a un percorso di lotta politica che si articola in questi primi tre passaggi: il consiglio comunale del 26 aprile dove il sindaco e le forze politiche devono dire con chiarezza quale sia la posizione della città in vista della riunione del tavolo di concertazione del 4 maggio a Firenze; un presidio proprio quel giorno nel capoluogo toscano per dire no alla base e una grande mobilitazione nazionale che porti a Pisa il 2 giugno le forze ambientaliste e pacifiste a svolgere una manifestazione contro la militarizzazione della città”.
