Ucraina: Guerini annuncia invio nuove armi, anche più pesanti. Protesta di Conte (M5S)

ROMA . Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha confermato l’intenzione del governo di inviare nuove armi all’Ucraina: «L’Italia continuerà a fare la propria parte sulla base delle indicazioni decise dal Parlamento italiano. Da questo punto di vista, ci sarà un nuovo invio da parte italiana di equipaggiamenti militari, indispensabili per continuare il supporto alla resistenza ucraina». Un secondo decreto interministeriale «attualmente in via di finalizzazione, della stessa natura della precedente tranches di aiuti, forniti sulla base delle richieste da parte ucraina e in ossequio alle risoluzioni del Parlamento italiano».
Si tratterebbe di missili spalleggiabili Stinger e Milan, mortai anti-carro, mitragliatrici pesanti e leggere, giubbotti antiproiettile, elementi, razioni k e proiettili in grande quantità. Il nuovo decreto se guirebbe la falsariga del primo, ma in valutazione – dopo il punto fatto tra gli alleati al vertice di Ramstein, in Germania – ci sarebbe anche un salto di qualità nel materiale da inviare per supportare la resistenza contro i russi: si parla, ad esempio, di semoventi d’artiglieria.
Contro l’ipotesi di inviare nuove armi a Kiev hanno preso posizione i Cinque Stelle. «Abbiamo chiesto al presidente Draghi e al ministro Guerini di venire a riferire in Parlamento – ha sottolineato il presidente di M5s Giuseppe Conte al termine del consiglio nazionale del MoVimento -, in modo che ci sia piena condivisione dell’indirizzo politico e che ci sia possibilità di conoscere gli interventi programmatici del Governo. Il M5S – ha continuato l’ex presidente del Consiglio – si oppone all’invio di aiuti militari e a controffensive che esulino dal perimetro del legittimo esercizio del diritto di difesa, di cui all’articolo 51 della Carta dell’Onu, da parte dell’Ucraina».
