Prezzo petrolio: al massimo da due mesi, Brent schizza a 120 dollari
ROMA – Le incertezze sul comportamento dei 27 Stati Ue nei confronti delle importazioni dalla Russia contribuiscono al rialzo dei prezzi dell’oro nero. Prezzi del petrolio ai massimi da due mesi
mentre gli operatori attendono di vedere se l’Unione Europea raggiungerà un accordo sul divieto del greggio russo. I futures del Brent avanzano dello 0,53%, a 120,06 al barile , mentre i futures del WTI guadagnano lo 0,83% a 116,03 dollari al barile. Secondo gli analisti, gli speculatori si stiano posizionando per un rimbalzo del mercato petrolifero dopo il vertice dell’UE. Intanto i governi dell’UE non sono riusciti a concordare un embargo sul petrolio russo ma continueranno i colloqui per raggiungere un’intesa e vietare le forniture di petrolio russo via mare, consentendo invece le forniture via oleodotto, prima del
vertice di lunedì pomeriggio. Qualora venisse ratificato, l’accordo consentirebbe all’Ungheria, alla Slovacchia e alla Repubblica Ceca di continuare a ricevere il petrolio russo attraverso l’oleodotto di
Druzhba per un certo periodo di tempo, fino a quando non sarà possibile organizzare forniture alternative. Il mercato petrolifero è rimasto in tensione anche dopo che l’Iran ha dichiarato che la sua
marina militare ha sequestrato due petroliere greche come ritorsione per la confisca di petrolio iraniano da parte degli Stati Uniti da una petroliera bloccata al largo delle coste greche.