Texas: Joe e Jill Biden piangono davanti alla scuola della strage dei 19 bambini
UVALDE – Joe e Jill Biden, vestiti di scuro e con gli occhiali neri per sottolineare la loro partecipazione al lutto, si stringono alle famiglie delle vittime della scuola elementare di Uvalde portando loro la solidarietà e l’affetto di tutta l’America. E piangono per le piccole vittime. Lacrime, quelle del presidente, che dovrebbe essere rivolte a lui stesso, visto che non ha fatto niente, come del resto i suoi predecessori, compresi Trump e Obama, contro la lobby dei fabbricanti di armi.
Joe e Jill sono apparsi evidentemente scossi di fronte all’ennesima tragedia. Una strage che colpisce in modo personale soprattutto la First Lady, orgogliosa insegnante da decenni che continua ad andare in classe dai suoi studenti anche dalla Casa Bianca. Per Biden è la seconda volta in due settimane a dover indossare i panni del ‘consoler-in-chief’. Lo ha fatto il 17 maggio a Buffalo, incontrando le famiglie delle vittime della strage del supermercato per mano di un diciottenne suprematista intenzionato a difendere “i bianchi dall’estinzione”. Ma intanto, nella veste di commander in chief, continua a riempire di armi Zelensky, ingrassando proprio la lobby che a parole intenderebbe combattere.
A Uvalde i genitori delle piccole vittime della scuola elementare chiedono al presidente Biden un’azione forte sulle armi, affinché la strage non sia avvenuta ancora una volta invano. “Fate qualcosa”, è l’urlo disperato che arriva dalla folla che attende Joe e Jill all’uscita della chiesa. “Lo faremo”, assicura il presidente. La prima tappa della visita a Uvalde è al memoriale allestito davanti alla Robb Elementary School, teatro del massacro. Il presidente e la First Lady depositano un mazzo di fiori bianchi e si soffermano davanti alle foto delle 21 vittime, che Jill accarezza una a una. Sono mano nella mano per farsi forza, abbracciano la preside della scuola Mandy Gutierrez. Biden si asciuga le lacrime. Poi si dirigono in chiesa per la messa.