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Italia battuta dall’Argentina (3-0) a Wembley. Gol di Lautaro, Di Maria, Dybala. E scampolo di gloria per Nico Gonzalez. Pagelle

aNGEL dI mARIA, AUTORE DEL SECONDO GOL ARGENTINO (EPA/ANDY RAIN)

LONDRA – Povera Italia del calcio, è proprio il caso di scriverlo. Dopo l’esclusione dal Mondiale arriva anche l’inappellabile 3-0 di Wembley nella sfida con l’Argentina vincitrice della Coppa America. Gol di Lautaro Martinez, Di Maria e perfino Dybala: nell’occasione ci mette lo zampino anche Nico Gonzalez, esterno della Fiorentina. Che dire? Non segna più la nazionale di Mancini. La “Finalissima” è stata vinta meritatamente da Messi e compagni. La verità pura e semplice è che Messi, Lautaro e Di Maria erano i validi avversari degli azzurri, che avevan giocato discretamente per un po’. Poi hanno preso un gol dopo 28′ che ha spezzato l’equilibrio in maniera decisiva.

MANCINI – Non è bastato un buon palleggio e qualche tentativo alla squadra di Mancini contro una Seleccion abbastanza superiore alla lunga. Gli sbandamenti difensivi (serataccia di Bonucci) hanno causato i gol argentini. Lautaro e Di Maria hanno approfittato della labilità della retroguardia azzurra. Nella ripresa Donnarumma ha evitato il tracollo. Ma ha preso il terzo gol da Dybala, entrato nel finale. Questa è la dura realtà: inutile indorare la pillola. Non è piaciuto qualche atteggiamento degli argentini nel finale. Cedere con l’Argentina (che non perde da 32 partite) è giustificato in questo momento molto difficile per la nostra Nazionale. Non è certo un motivo di ottimismo, ma adesso il lavoro di Mancini aprirà le porte alla speranza, dopo il periodo nero dell’esclusione dai Mondiali. 

CHIELLINI – Il ct ha concesso la “passerella” finale alla vecchia guardia e a Chiellini in particolare, e ora cercherà di partire da nuove basi per costruire il futuro. Davanti ai 90.000 di Wembley, dopo la consegna da parte del presidente della FIGC Gravina del trofeo a Chiellini per il suo contributo azzurro con le sue 117 presenze in nazionale, la partita è stata equilibrata per 20′ con qualche tentativo azzurro (Raspadori, Belotti). Poi Messi ha accelerato e, superato Di Lorenzo sulla sinistra, ha regalato al 28′ il pallone del primo gol a Lautaro senza che Bonucci battesse ciglio. Dopo un tentativo di reazione azzurro, al 46′ Bonucci (ammonito) non è intervenuto su Lautaro a centrocampo. L’interista ha lanciato verso Di Maria che ha bruciato in velocità Chiellini ed è andato a battere Donnarumma con un pallonetto. Fine delle speranze azzurre di fare il risultato. Mancini ha fatto dei cambi: Locatelli (Bernardeschi), Lazzari (Chiellini), Scamacca (Belotti). Qualche fallaccio dei nostri (Barella), innervositi, e una partita che ha perso smalto. Bonucci ha tentato vanamente un autogol: Donnarumma ha salvato di piede sulla linea, poi è volato a prendere una palla di Di Maria nel “sette”.

DYBALA – Lo Celso ha tirato fuori a porta vuota. Il portiere azzurro ha anche preso alcuni tiri di Messi. Si è visto nel finale Bastoni per Emerson. Contro un avversario molto pericoloso la difesa azzurra, capitanata da Chiellini, non è sembrata irresistibile sui gol. Bonucci in serata no. Il centrocampo, privo di Verratti, ha sostenuto la parte finchè ha potuto, specie in fase di costruzione. L’attacco, che non ha potuto contare sugli infortunati Berardi, Immobile e Insigne, ha tentato qualche tiro, specie con Raspadori. L’Argentina con qualche giocata di Messi e Di Maria, e il fiuto del gol di Lautaro non ha avuto problemi. Bene anche De Paul. Qualche minuto, come detto, pure per Nico Gonzalez, capace d’infilarsi nell’ìazione del terzo gol firmato da Dybala. Adesso, come ha detto Mancini alla vigilia, si volta pagina e si pensa al futuro. Obiettivo, i prossimi Europei e i Mondiali del 2026 in Nordamerica. Con il saluto a Chiellini si apre un’altra frase della gestione Mancini e la Nations League (prima partita sabato contro la Germania) ci farà capire le protettive della “nuova Italia” . Per ora Dio salvi la Regina (da settant’anni sul trono) e soprattutto non si dimentichi dei nostri, in chiara difficoltà.

Il tabellino

ITALIA (4-3-3): Donnarumma 5,5; Di Lorenzo 5, Bonucci 4,5, Chiellini 5 (dal 46′ Lazzari 5,5), Emerson 5 (dal 77′ Bastoni sv); Barella 5,5, Jorginho 5, Pessina 4,5 (dal 63′ Spinazzola 5); Bernardeschi 4 (dal 46′ Locatelli 5,5), Belotti 4,5 (dal 46′ Scamacca 5), Raspadori 5,5. All.Roberto Mancini 4,5

ARGENTINA (4-2-3-1): Martinez 6; Molina 6,5, Otamendi 5, Romero 6,5 (dall’86’ Pezzella sv), Tagliafico 6; De Paul 7 (dal 76′ Palacios sv), Rodriguez 6,5; Messi 7, Lo Celso 5 (dal 90’+1′ Dybala 7), Di Maria 8 (dal 90’+1′ Nico Gonzalez 6,5); Lautaro 7 (dall’86’ Alvarez sv). All. Lionel Scaloni 7,5

ARBITRO: Piero Maza (Cile)

MARCATORI: 28′ pt Lautaro Martinez, 46′ pt Di Maria; 49′ st Dybala

AMMONITI: Otamendi, Bonucci, Di Lorenzo, Barella


Sandro Bennucci

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