
Telefono: nuovo regolamento Ue impone tariffe uniformi. Roaming senza costi aggiuntivi

Effettuare chiamate, inviare messaggi e navigare sul web quando si viaggia nell’Unione europea e nel SEE senza costi aggiuntivi: era uno dei sogni dei cittadini europei che si muovevano da uno Stato all’altro dell’Unione e che si trovavano a combattere con costi e regole dettate dagli operatori e non uniformate a livello europeo.
Ma adesso molto dovrebbe cambiare: è stato approvato lo scorso 4 aprile dal Consiglio dell’Unione europea, ed è già entrato in vigore, il nuovo regolamento che proroga di 10 anni, fino al 2032, il regime di roaming nell’Ue senza costi aggiuntivi al fine – si legge nel testo – “di garantire certezza nel mercato e ridurre al minimo gli oneri normativi”.
“Le nuove norme – sottolinea la Commissione europea – apporteranno inoltre notevoli vantaggi ai cittadini e alle imprese dell’Ue, che beneficeranno di una migliore esperienza di roaming, con una qualità di servizio mobile all’estero identica a quella di cui dispongono nel proprio paese”. Le nuove norme migliorano inoltre l’accesso alle comunicazioni di emergenza in tutta l’Ue e garantiscono informazioni chiare sui servizi che possono essere soggetti a costi aggiuntivi.
Il regolamento riveduto sul roaming modifica le tariffe massime all’ingrosso in modo da garantire che la fornitura di servizi di roaming al dettaglio a prezzi nazionali sia sostenibile per gli operatori in tutta l’Ue. In particolare il testo prevede l’aumento della trasparenza per i servizi che potrebbero essere soggetti a costi aggiuntivi e protegge inoltre i clienti da bollette esorbitanti dovute al roaming involontario sulle reti mobili non terrestri quando i clienti si trovano su traghetti o aerei. La politica di utilizzo corretto, che mira a impedire il roaming permanente, sarà mantenuta.
Il regolamento comprende inoltre misure volte a garantire ai clienti una buona esperienza in termini di qualità del servizio e di accesso ai servizi di emergenza, anche per le persone con esigenze particolari. Viene introdotto l’obbligo per la Commissione di effettuare riesami e presentare relazioni al Parlamento europeo e al Consiglio nel 2025 e nel 2029, seguite, se del caso, da una proposta legislativa volta a modificare il regolamento, qualora gli sviluppi del mercato lo richiedano. A causa dei rapidi sviluppi del mercato e della rapida diffusione delle nuove tecnologie, la Commissione potrebbe, infatti, valutare l’opportunità di presentare una proposta legislativa intesa a modificare il presente regolamento in sede di pubblicazione della sua prima relazione nel 2025.
“Con il nostro regolamento sul roaming – ha affermato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale – abbiamo tutti beneficiato del roaming a tariffa nazionale. Possiamo effettuare chiamate, inviare messaggi e utilizzare internet senza costi aggiuntivi quando viaggiamo nell’UE. Si tratta di un vantaggio molto tangibile del nostro mercato unico europeo. La proroga di queste norme manterrà competitivi i prezzi tra operatori e permetterà ai consumatori di continuare a beneficiare di servizi di roaming gratuiti per i prossimi dieci anni”.
“Vi ricordate quando dovevamo disattivare i dati mobili durante i viaggi in Europa per evitare di ritrovarsi con bollette esorbitanti dovute al roaming? La situazione – sottolinea Thierry Breton, commissario per il Mercato interno – è cambiata e vogliamo che resti così per almeno i prossimi 10 anni. Velocità più elevata e maggiore trasparenza: continuiamo a migliorare la vita dei cittadini dell’Ue”.
Riduzione dei prezzi tra operatori, migliori condizioni per i consumatori – Il nuovo regolamento sul roaming riduce le tariffe all’ingrosso, ossia i costi che gli operatori sostengono per l’utilizzo di reti all’estero al fine di fornire servizi ai loro clienti quando questi ultimi si trovano all’estero. I massimali all’ingrosso sono fissati a livelli tali da garantire che gli operatori possano sostenere e recuperare i costi della fornitura di servizi di roaming ai consumatori a tariffe nazionali: per i servizi di dati, il nuovo regolamento fissa i seguenti massimali all’ingrosso: 2 euro/GB nel 2022, 1,8 eruo/GB nel 2023, 1,55 euro/GB nel 2024, 1,3 euro/GB nel 2025, 1,1 euro/GB nel 2026 e 1 euro/GB dal 2027 in poi; per le chiamate vocali: 0,022 euro/min nel 2022-2024 e 0,019 euro/min dal 2025 in poi; per gli SMS: 0,004 euro/SMS nel 2022-2024 e 0,003 euro/SMS dal 2025 in poi. La riduzione delle tariffe all’ingrosso comporta benefici per i consumatori, perché dovrebbe far sì che tutti gli operatori siano in grado di proporre offerte di roaming competitive in linea con il principio del roaming a tariffa nazionale.
Ogni tanto anche la matrigna Ue adotta qualcheprovvedimento che concretamente favorisce i popoi europei, nonsuccede spesso ma quando avviene, come unquesto caso, occorre prenderne atto una volta tanto con soddisfazione.
