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Draghi: “Mie dimissioni un atto dovuto. Siete pronti a un nuovo patto di maggioranza?”. M5S e Lega non applaudono

Mario Dragfhi dopo l’intervento al Senato ANSA/FABIO FRUSTACI

ROMA – E’ pronto a ricostruire un nuovo patto di maggioranza, Mario Draghi, ma pretende chiarezza. Soprattutto in un momento delicato come questo, nell’interesse del Paese. Tutti gli impegni, ha spiegato nell’Aula del senato, richiedono “un Governo che sia davvero forte e coeso e un Parlamento che lo accompagni con convinzione, nel reciproco rispetto dei ruoli. All’Italia non serve una fiducia di facciata, che svanisca davanti ai provvedimenti scomodi. Serve un nuovo patto di fiducia, sincero e concreto, come quello che ci ha permesso finora di cambiare in meglio il Paese. I partiti e voi parlamentari – siete pronti a ricostruire questo patto?”.

E quindi la domanda: “Siete pronti – continua – a confermare quello sforzo che avete compiuto nei primi mesi, e che poi si è affievolito? Siamo qui, in quest’aula, oggi, a questo punto della discussione, perché e solo perché gli italiani lo hanno chiesto. Questa risposta a queste domande non la dovete dare a me, ma la dovete dare a tutti gli italiani”. 

Mario Draghi conclude così il suo discorso al Senato. M5s e Lega non applaudono quest’ultima parte. Il presidente del Consiglio richiama le forze politiche alla responsabilità di portare a termine l’agenda di governo senza fare sconti e definisce ‘tanto sofferte quanto dovute’ le dimissioni, respinte dal capo dello Stato, presentate il 14 luglio per il venir meno del patto di fiducia nella maggioranza: “L’unica strada, se vogliamo ancora restare assieme, è ricostruire daccapo questo patto, con coraggio, altruismo, credibilità”. La risposta dei partiti è attesa dal dibattito. 

IL DISCORSO DI DRAGHI
“Mercoledì – ha sottolineato in apertura del suo discorso – scorso ho rassegnato le dimissioni. Questa decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il governo dalla sua nascita. Il capo dello Stato le ha respinte e chiesto di informare il Parlamento. Decisione che ho condiviso. Oggi mi permette di spiegare a voi e agli italiani questa decisione tanto sofferta quanto dovuta“.Il premier ha rivendicato i risultati ottenuti dal suo governo in questi 17 mesi. Ma ha anche indicato una serie di obiettivi per i quali, ha avidenziato, serve un nuovo patto di fiducia”. “Non serve una fiducia di facciata – ha evidenziato – che svanisca di fronte ai provvedimenti scomodi”. Bisogna spingere sui contratti collettivi, punto di forza del sistema industriale, ha evidenziato. “Serve una riforma delle pensioni – ha proseguito – che garantisca meccanismi di flessibilità in uscita e un impianto sostenibile ancorato al sistema retributivo”. “Il disegno di legge” sulla concorrenza, che riguarda anche “i taxi” e le concessioni balneari” deve “essere approvato prima della pausa estiva. Ora c’è bisogna di un sostegno convinto all’azione dell’esecutivo” non il sostegno a proteste talvolta violente.

 Il presidente Draghi ha depositato nell’aula della Camera il testo delle comunicazioni appena tenute in Senato. “Ringrazio le onorevoli deputate e gli onorevoli deputati per il contributo che daranno”, ha detto Draghi intervenendo brevemente. Il dibattito e voto sulle comunicazioni a Montecitorio si terrà domani. 


Sandro Bennucci

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