Pil cresce a sorpresa: più 0,5% sul trimestre precedente. Più 2,6% sul 2021. L’Italia va avanti, nonostante tutto
ROMA – Si sono stropicciati gli occhi, i rilevatori dell’Istat: hanno infatti notato il segno più, a sorpresa, per il Pil italiano nel terzo trimestre. Secondo l’Istat l’economia nel periodo è cresciuta dello 0,5% sul trimestre precedente e del 2,6% sullo stesso trimestre 2021. Le previsioni dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, fatte solo due settimane fa, indicavano un possibile calo dello 0,2%.
La crescita già acquisita per il 2022 sale così al 3,9% (contro il 3,3% indicato dalla Nadef). L’ultimo dato, anche se in decelerazione rispetto al trimestre precedente, è il settimo consecutivo positivo.
“La fase espansiva del Pil prosegue pertanto per il settimo trimestre consecutivo, ma in decelerazione rispetto al secondo trimestre dell’anno – spiega l’Istat commentando il dato del terzo trimestre -.
Come sempre, si rimarca la natura provvisoria di questa stima, che riflette dal lato della produzione un calo dell’agricoltura e dell’industria e un aumento marcato dei servizi. Dal lato della domanda, si rileva un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta, a seguito di una crescita delle importazioni maggiore rispetto alle esportazioni”.
Il “dato provvisorio” sul Pil del terzo trimestre diffuso oggi indica un “aumento ancora sostenuto dal recupero del settore servizi, quello più colpito dalla pandemia”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco parlando alla giornata del Risparmio sostenendo come la crescita comporti “da un lato un aumento meccanico nel rialzo delle stime, dall’altro spinge, in ogni caso alla prudenza nell’indicazione di stime puntuali nel contesto di grande incertezza come l’attuale”.
“Occorre il massimo impegno per proteggere l’economia delle famiglie e delle imprese dalle emergenze gravi del presente, nella convinzione che – in questi anni di incertezza – occorra proteggere la dignità e l’operosità dei cittadini e non la logica del debito e del sussidio; e che si debbano tutelare le imprese dalla volatilità dei prezzi e dalla scarsità delle risorse, non solo assicurando loro la disponibilità di liquidità, ma anche che tale disponibilità sia accessibile a condizioni il più possibile vantaggiose”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alla Giornata Mondiale del Risparmio. “Occorre adottare politiche di rapido contrasto al fenomeno inflattivo, in grado di frenare sì la crescita dell’aumento dei prezzi, ma soprattutto tali da evitare che tale crescita sia prolungata” ha precisato il ministro.