Papa Francesco in Bahrein: nuovo appello per la pace e l’accoglienza ai migranti

BAHREIN – “Chi segue il Principe della pace deve tendere sempre alla pace. E non si può ristabilire la pace se a una parola cattiva si risponde con una parola ancora più cattiva, se a uno schiaffo ne segue un altro: no, serve “disinnescare”, spezzare la catena del male, rompere la spirale della violenza, smettere di covare risentimento, finire di lamentarsi e di piangersi addosso”. Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata al Bahrein National Stadium del regno mediorientale.
E poi ha aggiunto un altro appello a favore dei migranti: “Già amare il prossimo, chi ci è vicino, seppur ragionevole, è faticoso. In generale, è ciò che una comunità o un popolo cercano di fare per conservare la pace al proprio interno: se si appartiene alla stessa famiglia o alla stessa nazione, se si hanno le stesse idee o gli stessi gusti, se si professa lo stesso credo, e’ normale cercare di aiutarsi e di volersi bene. Ma che cosa succede se chi è lontano si avvicina a noi, se chi è straniero, diverso o di altro credo diventa nostro vicino di casa? Proprio questa terra è un’immagine viva di convivialità delle diversità, del nostro mondo sempre più segnato dalla permanente migrazione dei popoli e dal pluralismo di idee, usi e tradizioni”.
