G20 Bali, conclusioni, a maggioranza: condanna dell’aggressione russa e delle minacce di guerra nucleare.

BALI – Nella dichiarazione finale del G20, già approvata a Bali, i leader “deplorano nei termini più forti”
l’aggressione della Russia in Ucraina: secondo il testo, “la maggior parte dei Paesi ha condannato con forza la guerra in Ucraina sottolineando che sta causando immense sofferenze umane e sta esacerbando le fragilità esistenti nell’economia globale”.
“Quest’anno abbiamo assistito all’ulteriore impatto negativo della guerra in Ucraina sull’economia globale. La questione è stata discussa. Abbiamo ribadito le nostre posizioni nazionali espresse in altre sedi, tra cui il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che, nella Risoluzione n. ES-11/1 del 2 marzo 2022, adottata a maggioranza (141 voti favorevoli, 5 contrari, 35 astensioni, 12 assenti) deplora con la massima fermezza l’aggressione della Federazione Russa contro
l’Ucraina e richiede il suo ritiro completo e incondizionato dal territorio dell’Ucraina”, si legge al terzo punto della dichiarazione.
“La maggior parte dei membri condanna fermamente la guerra in Ucraina e sottolinea che essa sta causando immense sofferenze umane e esacerbando le fragilità esistenti nell’economia globale
– limitando la crescita, aumentando l’inflazione, interrompendo le catene di approvvigionamento, aumentando l’insicurezza energetica e alimentare ed elevando i rischi per la stabilità finanziaria. Esistono altri punti di vista e diverse valutazioni della situazione e delle sanzioni. Riconoscendo che il G20 non è
la sede per risolvere le questioni di sicurezza, riconosciamo che le questioni di sicurezza possono avere conseguenze significative per l’economia globale”.
I leader richiamano poi al rispetto del diritto internazionale, e definiscono “inopportuno” che si minacci l’uso di armi nucleari.
