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Omicidio Roberta Ragusa: istanza di revisione del processo della difesa di Logli

Roberta Ragusa

PISA – L’avvocato Andrea Vernazza, difensore del marito di Roberta Ragusa, ha illustrato l’istanza di revisione del processo per riformare la sentenza definitiva che ha condannato Antonio Logli a 20 anni di reclusione per omicidio volontario e distruzione di cadavere della moglie, svanita nel nulla la notte tra il 13 e 14 gennaio 2012.

“Abbiamo presentato e discusso un’ampia memoria fondata sostanzialmente su due detenuti ai quali Loris Gozi, ritenuto il supertestimone del caso Ragusa, confidò di avere mentito quando disse di avere visto Logli in auto vicino la sua abitazione”. L’udienza si è svolta stamani, 5 dicembre 2022, presso la terza sezione penale della corte d’appello di Genova e i giudici si sono riservati la decisione che sarà resa nota, ha proseguito il difensore di Logli, “entro 15 giorni”.

Tuttavia il legale ha già presentato un’eccezione producendo una sentenza delle sezioni unite della Cassazione nel 2002 per questioni procedurali. “La corte di appello di Genova – ha spiegato Vernazza – ha infatti ammesso le parti civili, cioè l’associazione Penelope e le cugine di Roberta Ragusa, d’accordo con la procura generale, pur in una fase, come questa, ovvero rescindente (nella quale chiediamo l’ammissione di nuove prove per aprire un nuovo processo), in cui non avevano diritto di esserci, come stabilito appunto dalla sentenza da me prodotta e ai più messa in discussione nei vent’anni successivi. Pertanto se la nostra istanza sarà respinta faremo ricorso per Cassazione perché vorrà dire che la giurisprudenza, dopo 20 anni, è cambiata”.

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Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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