Putin: “Cresce il rischio di guerra nucleare. La Russia reagirà in caso di attacco”


MOSCA – “La minaccia di una guerra nucleare è in aumento”. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, intervenendo in videocollegamento a un incontro del Consiglio per i diritti umani, secondo quanto riportano i media russi. “La Russia considera le armi nucleari una risposta a un attacco”, ha proseguito il presidente, evidenziando come il suo Paese non abbia “armi nucleari tattiche in altri Paesi a differenza degli Stati Uniti. Noi non parliamo di usare armi nucleari”, ha poi aggiunto, sottolineando che “la Russia non è impazzita e che abbiamo le armi più avanzate, ma non vogliamo brandirle”.
Putin ha poi riconosciuto che l’offensiva militare sull’Ucraina, che continua a descrivere come un'”operazione speciale”, potrebbe essere un processo “lungo”, ma ha affermato che ha già portato a progressi “significativi”, riferendosi all’annessione forzata di quattro regioni dell’Ucraina orientale. Il presidente ha accolto con favore l’emergere di “nuovi territori”, grazie ai quali il Mar d’Azov sarebbe ora un territorio “interno”, presumibilmente circondato da aree che agli occhi di Mosca appartengono alla Federazione Russa.
Sull’evoluzione militare dell’offensiva, il presidente ha escluso una nuova mobilitazione di truppe, dopo essere riuscito a reclutare 300.000 persone nella precedente iniziativa, in quanto per ora solo la metà di esse verrebbe dispiegata in Ucraina e, di queste, solo 77.000 in prima linea.
Quanto ai missili lanciati dall’Ucraina che hanno colpito il territorio russo, gli Usa puntualizzano: “Non abbiamo fornito a Kiev armi per colpire la Russia”. E il Pentagono fa sapere che “non stiamo impedendo di sviluppare armi”.