Meloni: “No al Mes, posso firmarlo con il sangue”. Critiche da Gelmini (Azione)

ROMA – “Finché io conto qualcosa, che l’Italia non acceda al Mes lo posso firmare con il sangue”. Così dichiara il premier Meloni a “Porta a Porta”. Ha quindi ribadito che il fondo salva Stati è “una cosa secondo me troppo poco utile”. E ha sottolineato: “Ma ci chiediamo perché il Mes non è mai stato usato da nessuno? Perché le condizionalità sono troppo stringenti e perché il Mes è un creditore privilegiato, cioè in caso di difficoltà è il primo a dover essere restituito. Allora io vorrei capire se c’è un modo per cui il Mes sia un fondo utile e che non rischi di metterci un cappio”.

Poi ha dichiarato: “Quello della ratifica della riforma del Mes non è un grande tema, anche se c’è la questione che se siamo gli unici che non approvano la riforma blocchiamo anche gli altri…. Però voglio parlare con il direttore del Mes per capire se c’è un modo per farlo diventare utile”.

Le dichiarazioni del premier sono state criticate da Maria Stella Gelmini, di Azione: “Alla luce delle parole della presidente Meloni, pare che la postura dell’Italia in Europa sia contraddistinta dalla volontà di non utilizzare il Mes e, forse, neanche di ratificare il Trattato. Uno dei temi che questa legge di bilancio non affronta è la sanità e quando, dopo la pandemia e di fronte a caro energia e inflazione – si destinano al Sistema sanitario italiano solo due miliardi di euro questo significa tagliare. Utilizzare quindi i soldi del Mes non è una scelta, ma una necessità. Gli italiani hanno diritto di sapere cosa intende fare la presidente Meloni”.