Skip to main content
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2022%2F09%2Ff3ab8dab92e0e6ae80bc705fff7c4851

Migranti, la Commissione Ue: “Non finanzieremo muri per tenere fuori gli irregolari”

F3ab8dab92e0e6ae80bc705fff7c4851
Ursula von der Leyen EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

BRUXELLES – Sì al finanziamento delle infrastrutture per mantenere e rafforzare la sorveglianza alle frontiere esterne dell’Ue da parte degli Stati membri; no alla costruzione di nuovi muri o barriere di altro tipo per tenere fuori i Migranti irregolari. Lo ha affermato oggi,27 gennaio 2023, a Bruxelles, durante il briefing quotidiano per la stampa, il portavoce capo della Commissione, Eric Mamer.

“La Commissione- ha detto – finanzia tutta una serie di misure e azioni che contribuiscono alla protezione delle frontiere. Queste includono infrastrutture mobili e fisse; ma la Commissione non finanzierà o cofinanzierà la costruzione di muri”, ha precisato Mamer, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla lettera che la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha scritto ieri ai capi di Stato e di governo dell’Ue in vista del Consiglio europeo straordinario del 9 e 10 febbraio, che sarà in parte dedicato alla questione migratoria.

Il portavoce ha ricordato che “dipende dagli Stati membri determinare quali sono i mezzi migliori per rispettare i loro obblighi di protezione delle frontiere e l’Ue li sostiene”, ma questo sostegno non include la costruzione di muri. Per “infrastrutture mobili e fisse”, hanno detto Mamer e la portavoce per gli Affari interni, Anitta Hipper, bisogna intendere ad esempio sistemi di videosorveglianza, sensori, posti di guardia, attrezzature.

Nella sua lettera, von der Leyen afferma che bisognerà “rafforzare le frontiere esterne con lo spiegamento coordinato delle risorse dell’Ue nei punti strategici, tenendo conto delle differenze tra frontiere terrestri e marittime”, e sottolinea che sarà “una priorità” il rafforzamento dei controlli alla frontiera Turco-Bulgara. E’ proprio lungo questa frontiera che il governo di Sofia sta costruendo da anni una barriera di 160 chilometri con reti metalliche e filo spinato e posti di guardia ogni 100 metri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP