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Al Maggio Musicale «The Rake’s Progress» di Stravinskij diretta da Daniele Gatti

The Rake’s Progress (foto M. Monasta, dalle prime prove)

FIRENZE – Domenica 12 marzo alle 20 in Sala Mehta al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino debutta The Rake’s Progress di Igor Stravinskij; alla testa del Coro e dell’Orchestra del Maggio c’è Daniele Gatti; nei ruoli principali Matthew Swensen (Tom Rakewell), Sara Blanch (Anne Trulove, sua promessa sposa), Vito Priante (Nick Shadow), Adriana di Paola (Baba la Turca) e Marie-Claude Chappuis (Mother Goose); la regia è di Frederic Wake-Walker. Repliche il 14 e 16 marzo, sempre alle 20, e il 19 e 26 marzo alle 15.30. Un vero e proprio evento, dato che l’opera manca in cartellone da anni: a Firenze la prima esecuzione fu nel 1968 diretta da Heinrich Hollreiser per la regia di Günther Rennert; poi nel 1972 diretta da Ettore Gracis per la regia di Virginio Puecher; infine nel maggio del 1982 diretta da Riccardo Chailly nel memorabile allestimento di Ken Russel, con una giovanissima Cecilia Gasdia. Ottima iniziativa, dunque, inserirla alla fine del minifestival a tema Faust e dintorni. A ispirare Igor Stravinskij non fu un poema, ma una famosa serie di incisioni di William Hogarth (1697-1764), intitolate giustappunto La carriera di un libertino, che descrivono l’ascesa e la caduta di Tom Rakewell, che, fra vari vizi, dilapida un capitale, finendo i suoi giorni in manicomio; il tentatore diabolico è un’aggiunta del libretto, scritto dal poeta britannico Wystan Hugh Auden, cui si affianca Chester Kallmann; quanto all’idea di scrivere un’opera in inglese, venne al compositore dopo il suo trasferimento negli Stati Uniti. The Rake’s Progress debuttò al Teatro La Fenice di Venezia l’11 settembre 1951 con lo stesso Stravinskij sul podio. Organizzata in arie, recitativi, cori e pezzi d’insieme in linea con lo schema teatrale settecentesco, l’opera è l’ultima tappa del periodo cosiddetto “neoclassico” del grande compositore; il modello di riferimento dichiarato è il teatro di Mozart e Lorenzo Da Ponte, ma ci sono citazioni e rimandi a epoche e autori diversi. La trama, in estrema sintesi: nella casa di campagna di Trulove, Tom e Anne amoreggiano e il padre di lei offre a Tom un lavoro come contabile; questi rifiuta ed esprime il desiderio di diventare ricco. All’istante compare Nick Shadow (il corrispettivo di Mefistofele, come da lui saprà il pubblico a fine atto) per annunciare che da uno Tom ha ereditato un patrimonio. Tom assume al proprio servizio Shadow, che annuncia che avrebbe presentato il conto un anno e un giorno dopo, e decide di stabilirsi a Londra prima di sposare Anne. Ma a Londra Shadow e la tenutaria di bordello Mother Goose lo corrompono; Shadow commenta che il libertino morirà quando non avrà più sogni. In breve Tom è annoiato e deluso dalla vita che conduce ed esprime il desiderio di essere felice; Shadow lo convince a prendere in moglie Baba la Turca, mostruosa donna da circo con tanto di barba nera: soltanto così, con un gesto gratuito che lo libererà in un sol colpo dai vincoli della passione e della ragione, Tom potrà essere felice; lo fa e il giorno stesso delle nozze incontra Anne, che è andata a cercarlo, ma resta con la mostruosa Baba; tuttavia se ne stanca presto. Tom esprime un terzo desiderio: compiere buone azioni con una macchina che ha appena sognato che trasforma le pietre in pane ed essere degno dell’amore di Anne. Quando riconosce la macchina in quella di Shadow (ovviamente ispiratore del sogno), Tom esulta e tenta la costruzione su scala industriale; ma fallirà perdendo i suoi beni, messi all’asta; Anne è tra il pubblico. Fra i beni all’incanto c’è anche Baba, che, non appena viene rimossa la parrucca che le copre la testa, riprende il discorso interrotto nella scena precedente. Dalla strada, arrivano le voci irridenti di Tom e Shadow. Prima di uscire dignitosamente di scena con l’aiuto riluttante di Sellem, il banditore, Baba rassicura Anne sull’amore di Tom. Intanto passa un anno e un giorno e il compenso che Shadow reclama è l’anima del libertino; per eccesso di presunzione, propone a tom di giocarsela indovinando le tre carte che Shadow estrarrà dal mazzo; grazie al suo amore per Anne, le indovina, nonostante Shadow barasse, e Shadow sprofonda, ma porta con sé la ragione di Tom che, credendosi Adone, chiama gli altri internati a celebrare le sue nozze con Venere; e in effetti, quando sopraggiunge Anne, la prende per la dea dell’amore e le chiede perdono. Anne, dal canto suo, culla Tom e lo addormenta con una ninna nanna prima che Trulove sopraggiunga e la porti via. Risvegliatosi, Tom cerca invano la sua Venere ma non la trova e muore con il cuore spezzato. Davanti al sipario, a luci accese, i personaggi principali dell’opera ne affermano la morale: con gli oziosi il diavolo trova sempre lavoro. A mo’ di preludio per l’opera, Daniele Gatti dirigerà venerdì 10 un concerto con tre brani ad essa riconducibili: il “neoclassico” Pulcinella dello stesso Stravinskij, un concerto grosso di Vivaldi e una cantata di Bach col soprano Jessica Pratt.

Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazza Vittorio Gui)

Domenica 12 marzo ore 20 (repliche il 14 e 16 marzo, sempre alle 20, e il 19 e 26 marzo alle 15.30)

The Rake’s Progress. Opera in three acts. Fable by Wystan Hugh Auden and Chester Kallman Music by Igor Stravinskij Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Maestro concertatore e direttoreDaniele Gatti Tom Rakewell, a RakeMatthew Swensen Anne Trulove, his BetrothedSara Blanch Nick Shadow, a Devilish ManservantVito Priante Baba the Turk, a Bearded LadyAdriana Di Paola Father Trulove, Anne’s FatherJames Platt Sellem, an AuctioneerChristian Collia Mother Goose, a WhoreMarie-Claude Chappuis Keeper of the MadhouseMatteo Torcaso VoicesGiovanni Mazzei, Constanza Antunica, Antonia Fino, Nadia PirazziniRegiaFrederic Wake-Walker Scene e costumiAnna Jones LuciCharlotte Burton Video (Collage, Animazioni, Generazione di immagini AI, Illustrazioni) Ergo Phizmiz

Allestimento Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Settore D 30€; Settore C 60€; Settore B 110€; Settore A 160€, in vendita anche direttamente sul sito del Maggio senza diritti di prevendita

Durata complessiva 3 ore circa, con intervallo

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