Ucraina: Londra fornirà bombe con Uranio impoverito. Xi-Putin: “La soluzione sono i colloqui di pace”
LONDRA – Armi potentissime da Londra a Kiev. Il Regno Unito ha fatto sapere di voler fornire all’Ucraina anche munizioni anticarro perforanti ad alto potenziale contenenti uranio impoverito. La rivelazione è stata fatta ieri dalla baronessa Annabel Goldie, viceministra della Difesa nel governo Tory di Rishi Sunak, durante un’audizione di secondaria importanza alla Camera non elettiva dei Lord, passata del tutto sotto silenzio sull’isola, fino a che oggi non è rimbalzata dai media ucraini.
Replicando a un’interrogazione presentata su questo specifico punto dall’ultranovantenne lord Hylton, veterano dell’assemblea, aristocratico, ex soldato e filantropo impegnato da tempo in iniziative di pace, la baronessa Goldie – come si legge dallo stenogramma del sito del Parlamento di Westminster – ha rivendicato seccamente la cosa in riferimento alle ultime forniture belliche britanniche messe a disposizione di Kiev.
“Assieme a uno squadrone di carri armati pesanti da combattimento Challenger 2 – ha tagliato corto – manderemo anche le relative munizioni: inclusi proiettili perforanti che contengono uranio impoverito. Tali proiettili – ha rimarcato poi Goldie in risposta al tono allarmato di lord Hylton – sono altamente efficaci per neutralizzare tank e blindati moderni”.
Intanto da Mosca arrivano gli echi dei colloqui fra Putin e Xi. Il presidente cinese ha detto: “Per quanto riguarda il poter regolare la crisi ucraina, noi cerchiamo di utilizzare i principi dello Statuto dell’Onu, la nostra posizione vuole contribuire al processo delle trattative, la nostra posizione è basata sulla verità e la sostanza, noi siamo per la pace e il dialogo, siamo fedeli alla storia”.
Da Pechino, inoltre, la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, ha spiegato che Xi e Putin hanno firmato una dichiarazione congiunta “sull’approfondimento del partenariato strategico globale di coordinamento dei due Paesi per la nuova era”, sottolineando che la crisi ucraina “dovrebbe essere risolta attraverso colloqui di pace”.