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Lavoro quotidiano per la Polfer di Firenze a caccia dei borseggiatori

Madri borseggiatrici: la Lega ripresenta la proposta per il carcere. I Dem: “Siete senza cuore”. Salvini: “Volete liberare chi ruba”

Lavoro quotidiano per la Polfer di Firenze a caccia dei borseggiatori
Furti sui treni: agenti della Polfer

ROMA – Madri borseggiatrici in carcere: scontro tra Lega e Pd. I dem ritirano le firme, facendo decadere la proposta di legge, dopo le misure più severe introdotte dalla maggioranza. Ma il Carroccio ripresenterà il testo, fa sapere il capogruppo della Lega in Commissione giustizia, Jacopo Morrone.

Alessandro Zan, a nome del Pd, spiega: “I parlamentari del Pd hanno ritirato le firme alla proposta di legge a favore delle detenute madri e quindi il provvedimento, essendo stato presentato da loro in quota opposizione, è decaduto. Questo era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento nella precedente legislatura. Noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri, ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme”.

Ed ecco la replica di Morrone: “La proposta di legge sulle detenute madri la ripresentiamo noi, visto che il Pd, ritirando le firme dal provvedimento, l’ha fatta decadere. E noi ripresenteremo un testo che contiene le proposte di modifica che erano state approvate e che prevedono che non ci siano più scuse per le donne incinte. Anche loro, se tornano a delinquere, finiranno in carcere”.

E Matteo Salvini, su Twitter, attacca: “Il Pd libera le borseggiatrici rom che usano bimbi e gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere. Vergognatevi. La Lega aveva fatto passare la norma in commissione Giustizia e ripresenterà subito il testo: è una questione di salute, giustizia e buonsenso”.

Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, commenta: “In Commissione Giustizia alla Camera è stata accolta la nostra richiesta, sostenuta da tutto il centrodestra, di riforma dell’articolo 146 del codice penale sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte. Finalmente si cambia e la gravidanza non sarà una scusa: chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso”. A sottolinearlo è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari commentando la proposta di legge sulle detenute madri di cui ieri si era concluso l’esame degli emendamenti in Commissione Giustizia della Camera.

“Ora, per il bene del Paese – aggiunge Ostellari -, attendiamo che il testo venga portato in Aula come previsto. Così le borseggiatrici in stato di gravidanza non resteranno impunite e, secondo la valutazione del magistrato, sconteranno la pena presso una casa famiglia o in un apposito carcere per detenute madri”. L’articolo 146 del codice penale prevede il differimento della pena per le donne incinta, per le madri con un figlio inferiore a un anno di età, per chi è affetto da Aids o da altra malattia grave.

Per Debora Serracchiani: altra prova di disumanità della destra: “Ogni giorno questa destra dà prova di incredibile disumanità. Vittime della cecità ideologica questa volta sono i bambini e le bambine di detenute madri. Con la nostra proposta di legge stavamo per ottenere il risultato di evitare che questi piccoli fossero costretti a vivere dietro le sbarre. Questo obiettivo è stato stravolto dalle forzature della destra. Noi non condivideremo mai una scelta simile e per questo abbiamo ritirato la nostra proposta in discussione alla Commissione Giustizia. La destra si assuma la responsabilità di queste scelte inaccettabili”.

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