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Strage di piazza della Loggia, Mantovano: “Il governo si costituirà parte civile”

Un’immagine della strage di Piazza della Loggia, a Brescia, il 28 maggio del 1974 (Foto d’archivio)

ROMA – Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha annunciato che il governo si costituirà parte civile nel nuovo processo sulla strage di piazza della Loggia a Brescia, del 28 maggio 1974.

“La Presidenza del Consiglio – ha spiegato Mantovano – non ha ricevuto nessun avviso riguardante la fissazione dell’udienza preliminare del processo a carico di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, imputati per la strage di piazza della Loggia Brescia. Per questo, l’Avvocatura dello Stato, su mandato della stessa Presidenza del Consiglio, chiederà al Gup di Brescia la rimessione in termini ai fini della costituzione di parte civile, che seguirà non appena la rimessione sarà concessa”.

Stamani, 23 marzo 2023, era stato affermato che la presidenza del Consiglio non si era costituita parte civile nel nuovo processo sulla strage di piazza della Loggia. Oltre alle famiglie delle vittime, si sono costituiti parti civili il Comune di Brescia e le sigle sindacali che avevano indetto la manifestazione il 28 maggio 1974

Al Palazzo di Giustizia di Brescia, l’udienza preliminare riguarda il nuovo filone d’inchiesta per la strage del 28 maggio 1974. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per Roberto Zorzi, che, come era ampiamente previsto, non è presente in aula. Zorzi il giorno dell’esplosione della bomba non aveva ancora compiuto 21 anni.

Varie erano state le sollecitazioni al governo per la costituzione di parte civile: fra queste quelle dell’Associazione familiari delle vittime, del Pd e di Azione.

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