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Moschea di Firenze: sfratto rinviato da piazza de’ Ciompi. Imam: “Senza alternative, resteremo qui”. Proteste di Fdi e Lega

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Comunità musulmana in preghiera (Foto d’archivio)

FIRENZE – La comunità islamica di Firenze ha avuto una proroga per restare nell’immobile di piazza de’ Ciompi che ospita la moschea fino al 9 giugno 2023. Stamani, 27 aprile 2023, anche alla presenza dell’imam, Izzedin Elzir, è stato notifica l’atto di sfratto con richiesta di rilascio da parte della proprietà. La comunità aveva chiesto una proroga di sei mesi.

UFFICIALE GIUDIZIARIO – L’ufficiale giudiziario, incaricato dal tribunale di fare la notifica, è entrato nella struttura intorno alle 9.30 insieme a rappresentanti della proprietà e ha incontrato i responsabili per circa mezz’ora. Ad aspettare l’arrivo dell’ufficiale giudiziario alcune decine di fedeli, più numerosi giornalisti e alcuni cittadini, fra cui il presidente della comunità ebraica fiorentina, Enrico Fink, e il direttore del Centro diocesano per il dialogo interreligioso, monsignor Alfredo Iacopozzi, oltre agli assessori comunali Sara Funaro e Andrea Giorgio. Sia l’attesa sia le operazioni di notifica degli atti si sono svolte in un clima di tranquillità e senza tensioni.

IMAM – “Il giudice o chi ha fatto questo ha fatto un gesto ragionevole. Avevamo chiesto il primo novembre come data di rinvio ma giustamente con questa decisione non c’e’ piu’ il primo novembre, siamo qui finche’ non troviamo un’alternativa diversa”. Lo ha detto l’Imam di Firenze, Izzedin Elzir, in occasione del rinvio dello sgombero della moschea in piazza dei Ciompi a Firenze. “La proroga al primo novembre – spiega Elzir – era una proposta di senso e di buona volonta’, l’altra parte non ha risposto, gli accordi si fanno fra due parti, l’altra non ha accettato. Ora non abbiamo un limite”. Se non ci saranno novita’ l’8 giugno, la nuova data fissata per lo sfratto, chiarisce Elzir “saremo qui a pregare di nuovo, non saremo mai in strada”. Ovviamente senza tensioni: “Assolutamente, da parte nostra è una maniera pacifica. Siamo qui a pregare coi nostri concittadini”.

FDI E LEGA – Immediate reazioni di Fdi e Lega in consiglio comunale a Firenze all’annuncio di stamani del nuovo rinvio dello sfratto della moschea al 9 giugno. Le due formazioni criticano la giunta di Dario Nardella. “Sfratto rinviato ancora una volta per la moschea di piazza de’Ciompi – hanno dichiarato Alessandro Draghi e Jacopo Cellai di Fdi -. La proprietà dell’immobile, dopo un incontro con la comunità islamica, ha concesso loro di restare fino all’8 giugno. Ma all’imam Izzedin Elzir non basta, e ha già dichiarato “Noi staremo qui fino all’1 novembre”. Presenti sul posto anche gli assessori Sara Funaro e Andrea Giorgio, per fare cosa? Nulla, se non stare a guardare, come sempre hanno fatto. Sempre sperando in una nuova proroga perché incapaci, loro e il sindaco Nardella, di trovare una soluzione, di individuare un immobile che possa essere gradito alla comunità islamica”. Draghi e Cellai hanno chiesto agli assessori presenti “di presenziare, da oggi in poi a tutti gli sfratti in città. Scopriranno tante storie, purtroppo tristi, di povera gente che non riesce a pagare un affitto. Se lo faranno, avranno tutta la nostra stima”.

Federico Bussolin della Lega parla “di 120 giorni gettati al vento, siamo nuovamente a quattro mesi fa. “Quattro mesi di chiacchiere, voci su eventuali nuove sedi, dove l’amministrazione comunale per voce dello stesso Sindaco si starebbe dando da fare per trovare una soluzione. Peccato che ad oggi fra timori per la reazione dei residenti ed equilibri di maggioranza non si trovi una via d’uscita. Si ‘naviga a vista’ ormai”.

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