Firenze, Maggio Musicale: ultime due repliche dell’«Otello» diretto da Mehta
FIRENZE – Dopo tanti rinvii forzati, il pubblico ha potuto vedere finalmente al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, per l’85° Festival, l’Otellodi Giuseppe Verdi, che compare di rado in cartellone (in questo secolo, è solo la seconda volta, a gran distanza dalla prima). Avrebbe dovuto essere una ripresa in economia, sempre con Zubin Mehta sul podio dell’Orchestra, del Coro e del Coro di Voci Bianche del Maggio, con gli stessi interpreti e con pochissime prove, dello spettacolo già messo su e fatto una sola volta senza pubblico a fine novembre 2020, in pieno lockdown, per la trasmissione in tv e invece il cast è cambiato tutto fra il penultimo e l’ultimo momento, restando, fra i solisti, il solo Luca Salsi (uno Jago cattivissimo), baritono ben dotato e di grande esperienza. Ciononostante, a parte qualche piccolo scollamento (che probabilmente nelle ultime due repliche si sarà assestato) fra palco e buca specie nei primi due atti, lo spettacolo tiene e va a migliorare, quando Zarina Abaeva (Desdemona), agile negli acuti e con buone note gravi, riesce ad emergere nel finale del terzo atto e ad essere commovente quanto basta nella canzone del salice nel quarto, ben spalleggiata da Eleonora Filipponi (Emilia). Per Otello è stato scelto un tenore dalla voce scura e non priva di potenza, Arsen Soghomonyan, che sostanzialmente supera la prova, anche se avrebbe bisogno di perfezionare la dizione e mettere meglio a fuoco le sfumature del personaggio, oltre che l’emissione (la voce risulta a tratti un po’ ingolata). Joseph Dahdah, indisposto, è stato un Cassio al di sotto delle sue possibilità (venute ben in luce nel Doktor Faust di Busoni lo scorso febbraio); molto bene tutti gli altri giovani usciti da o in corso all’Accademia del Maggio: Adriano Gramigni (Lodovico); Francesco Pittari (Roderigo), Eduardo Martínez (Montano) e Matteo Mancini (l’araldo che, nella recita del 31, non ci sarà causa tournée di una parte dell’Accademia in Sudafrica; anche questo ruolo toccherà al bravo e promettentissimo Martínez). Una menzione speciale meritano il Coro e il Coro di voci bianche del Maggio, commoventi nella “marinaresca” del secondo atto, mentre le voci adulte hanno dispiegato potenza ed efficacia nelle parti drammatiche.
Ultime due repliche venerdì 26emercoledì 31 maggio, semprealle 20; esaurita, almeno sulla pianta online la galleria (qualche biglietto viene sempre tenuto alla biglietteria, non visibile online), restano biglietti di primo e secondo settore per stasera e di tutti e quattro settori di platea per il 31 (data con sconto 40% soci coop, solo in biglietteria o nei negozi coop). Agli acquisti online sul sito del Maggionon vengono applicati diritti di prevendita.
(foto di Michele Monasta – Maggio Musicale)