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Trovato il cadavere di Giulia Tramontano. Il fidanzato ha confessato nella notte

Giulia Tramontano (foto dal profilo FB)

MILANO – Era in un’area verde abbandonata a Senago, nel Milanese, il corpo senza vita di Giulia Tramontano. L’hanno trovato i carabinieri dopo la confessione del fidanzato, Alessandro Impagnatiello: che ha confessato nella notte appena passata (fra mercoledì 31 maggio e giovedì 1 giugno 2023) dando indicazioni ai Carabinieri su dove aveva nascosto il corpo senza vita di Giulia.

Della giovane di 29 anni, incinta al settimo mese, era stata denunciata la scomparsa domenica 28 maggio proprio dal fidanzato convivente. L’uomo ha detto ai militari dell’Arma che il cadavere della ragazza era nascosto in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina in via Monte Rosa a Senago, non lontano dall’abitazione della coppia. Il pm, Alessia Menegazzo, ha interrogato il 30enne per poi procedere al suo arresto.

Sono state le tracce biologiche, si presume di sangue, trovate stamane sulla sua auto a portare la Procura di Milano a indagare Alessandro Impagnatiello, il fidanzato di Giulia Tramontano la 29enne, incinta di 7 mesi, scomparsa tra la sera di sabato e domenica scorsa da Senago, nel Milanese. L’uomo, barman in un locale di lusso milanese, è accusato non solo di omicidio volontario aggravato, ma anche di occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale.

Alessandro Impagnatiello, il 30enne fidanzato di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di 7 mesi scomparsa da sabato, avrebbe screditato a più riprese, parlando con l’amante con cui aveva una relazione parallela.

Dalla denuncia di scomparsa, presentata domenica, sarebbero emerse anche tutta una serie di incongruenze, come un luogo con un indirizzo inesistente dove sarebbe andata, a suo dire, la fidanzata. Inquirenti e investigatori hanno ipotizzano l’omicidio anche da una serie di elementi, tra cui le analisi delle telecamere della zona e le attività sui telefoni sequestrati

AGGIORNAMENTO DELLE 10.30

Alessandro Impagniatiello, il barman 30enne fermato questa notte per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, dopo averla uccisa con due o tre coltellate mirate contro organi vitali, ha provato a bruciarne il corpo nella vasca da bagno, utilizzando dell’alcol etilico. Questo secondo la confessione rilasciata agli inquirenti. Poi, non riuscendo a bruciarla, il 30enne si sarebbe spostato nel box di famiglia, dove avrebbe provato nuovamente a dar fuoco al corpo utilizzando una tanica di benzina. Dettagli che dovranno trovare riscontri nelle indagini. Nell’auto di Impagniatiello c’era ancora l’odore del carburante utilizzato.

Dopo aver ucciso Giulia Tramontano nella loro casa di Senago, tra le 19 e le 20 di sabato sera, AlessandroImpagniatielloha cercato di contattare anche la sua amante, la collega americana con cui la 29enne incinta di 7 mesi si era incontrata nel pomeriggio sabato.

”Se n’è andata, adesso sono libero”, avrebbe detto all’amante, giurando che il figlio che Giulia portava in grembo non fosse suo. La collega, però, spaventata, ha preferito non incontrare Impagniatiello, proponendogli solo un confronto a distanza ”da due finestre”.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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