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Grillo choc: “Fate le brigate di cittadinanza, col passamontagna, reagite”. In piazza anche Conte e Schlein

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Beppe Grillo in piazza a a Roma, alla manifestazione M5S (Foto ANSA)

ROMA – Torna Beppe Grillo a parlare al popolo M5S. E fa notizia, come al solito, perchè predica la sollevazione e la reazione contro l’abolizione del reddito di cittadinanza. Anche Elly Schlein ha partecipato, a Roma, all’avvio del corteo promosso dal Movimento 5 stelle. L’ex premier Giuseppe Conte ha stretto la mano e abbracciato la segretaria del Pd presente – ha voluto precisare – per “un saluto”. Dobbiamo “unire le forze con le altre opposizioni – ha detto Schlein – ad esempio nella “battaglia per il lavoro”.

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Conte e Schlein in piazza a Roma, ma è stato Grillo a far notizia (Foto ANSA)

Ma la notizia del pomeriggio, come detto, è stata il ritorno di Beppe Grillo. Che dal palco ha strillato: “Fate le brigate di cittadinanza, mettete il passamontagna e reagite”. Poi, dopo un attimo di riflessione: “Siamo dormienti, basta poco per risvegliarci. Servono alcune caratteristiche che arriveranno a breve. Io non ho più mandato a fanculo a nessuno, sono come padre Mariano ‘pace e bene’… e ora però andate a fanculo tutti”.

E ancora: “”Volete il leader? Ma siate i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza. Mettetevi il passamontagna e andate di notte a fare i lavoretti. Mettete a posto i marciapiedi… Reagite, cazzo, reagite”, dice Beppe Grillo dal palco della manifestazione M5s, rivolto ai militanti M5s. Quanto a lui, Grillo ammette di essere in difficolta’: “Ho 150 processi, quasi tutti quelli che abbiamo mandato via dal M5s mi hanno denunciato. E’ la mia terza vita, ma mi reincarnero’ per la quarta. Infatti mi sono lasciato tutto a me…”, scherza prima di congedarsi con un’altra battuta nei confronti di Giuseppe Conte: “Avete dei progetti meravigliosi- dice ai militanti in piazza – mandateli a Conte, prima o poi li capirà. Ci vuole il suo tempo, ma li capirà. Abbiamo preso uno che viene dall’università al posto mio che mandavo tutti affanculo. Ma vaffanculo!”

Prima dell’arrivo di Grillo, la Schlein aveva detto a Conte: “Lavorare insieme contro la precarietà, per il salario minimo e per il reddito. Avete fatto bene a mobilitarvi Giuseppe. Ci tenevamo a portare un segnale di volontà, di unire le nostre forze sui temi su cui oggi il Movimento ha scelto di mobilitarsi”.

In piazza anche il leader di Sinistra ItalianaNicola Fratoianni. “Ogni volta che c’è un’occasione di convergenza si converge. Le piazze si frequentano e io l’ho sempre fatto. Se poi questo consente di costruire anche un elemento di convergenza va bene”, ha detto.

Angelo Bonelliha invece fatto sapere che non parteciperà: “E’ il loro spazio. Serve un confronto per costruire una piattaforma comune”.

AGGIORNAMENTO DELLE 22,00

Una valanga di critiche arriva dalla maggioranza di governo (“Fermatelo, è impazzito!”) ma anche dai potenziali alleati. Il Pd rischia di esplodere. “Una follia. La Schlein tra il pubblico alla manifestazione di un altro partito con il santone sul palco”, si sfoga una fonte della minoranza. “Unire le opposizioni è fondamentale. Ma intorno a cosa ci uniamo? Alle parole aberranti di Moni Ovadia sull’Ucraina o alle farneticazioni di Beppe Grillo sui passamontagna?”, twitta polemicamente la vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno. “La mia posizione sull’Ucraina è esattamente agli antipodi da quella rappresentata oggi dal M5s in piazza. Stendo un velo pietoso sulle brigate passamontagna. La cosa mi imbarazza molto. Molto”, rincara Alessia Morani. “Giusto trovare un terreno comune di azione per incalzare il governo” ma “il Partito Democratico è dalla parte dell’Ucraina, della sua lotta per la libertà e per la sovranità del suo popolo”, chiosa l’ex ministro della Difesa dem, Lorenzo Guerini. Si sfilano con agilità anche Azione, Italia Viva e +Europa. “Sono pericolosi populisti” e “Azione è nata per sconfiggere quel populismo. Continueremo a stare alla larga dai 5S e da chi deciderà di unirsi a loro”, assicura Calenda. Il leader di Italia viva Matteo Renzi non parla ma lo fanno i suoi: “Non s’era mai visto il leader della sinistra italiana rincorrere così un altro partito, intrupparsi nel corteo di altri sostenendo tesi altrui, rendersi subalterno. La mia solidarietà ai riformisti del Pd”, sintetizza Enrico Borghi. L’ultima stilettata sta nella domanda del segretario di +Europa, Riccardo Magi: “Non possiamo avere come valore la Resistenza e poi prestare il fianco a chi flirta con Putin come fa il M5S. Che ci facevi lì, Elly?”.

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