Firenze, 85° Maggio Musicale: terzo e ultimo concerto del Ciclo Čajkovskij diretto da Gatti

FIRENZE– Sabato 1° luglio alle 20 al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino il direttore principale Daniele Gatti, alla guida dell’Orchestra del Maggio, torna sul podio della Sala Mehta per il terzo e ultimo concerto del ciclo dedicato alle sei sinfonie di Pëtr Il’ič Čajkovskij; vengono proposte, a illustrare un arco compositivo dedicato al genere sinfonico durato circa un quarto di secolo, la prima e la sesta (l’ultima sinfonia), dopo l’accoglienza entusiastica riservata al primo concerto, con una Terza sinfonia, di rarissima esecuzione, ascoltata con interesse e una Quinta in cui l’indicazione di eseguire “con anima” è stata presa davvero alla lettera dall’Orchestra del Maggio, con gran coinvolgimento emotivo del pubblico, e al secondo concerto, dove si sono ascoltate la Seconda e la Quarta, pure in esecuzione smagliante. Che i primi due siano stati grandi concerti si rispecchia anche nelle vendite dei biglietti per il terzo: esauriti i settori D-C-B, sono stati ieri messi in vendita (a prezzi di settore B) gli stalli del coro dietro l’orchestra e restano un po’ di posti nel settore A: ci si avvia insomma all’esaurito, nonostante sia un sabato di luglio, quando solitamente Firenze si svuota.
In apertura, dunque, la Sinfonia n. 1 in sol minore op. 13, conosciuta anche come Sogni d’inverno, il primo lavoro sinfonico di grande impegno di Čajkovski: la prima esecuzione si tenne nel 1868, ma subì poi delle modifiche che portarono alla seconda versione del 1874, pubblicata appunto con il sottotitolo “Sogni d’inverno”. Segue la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74, la celeberrima Patetica, di gran lunga la più eseguita dalle orchestre e amata dal pubblico. Composta nel 1893, la Patetica è una sorta di una confessione autobiografica venata di pessimismo, soprattutto nei due movimenti estremi. In una lettera all’amato nipote Čajkovskij scrisse a proposito della Patetica: “La forma di questa Sinfonia è per molti lati insolita: per esempio il finale non sarà un fragoroso Allegro, ma un lento Adagio. Non puoi figurarti come sia felice di constatare che non è ancora finita per me, che sono ancora capace di creare”. La sinfonia fu eseguita per la prima volta il 16 ottobre 1893 e Pëtr Il’ič Čajkovskij morì pochi giorni dopo, il 6 novembre.
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazza Vittorio Gui)
Sabato 1° luglio alle 20
PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ
Sinfonia n. 1 in sol minore op. 13 Sogni d’inverno (Sogni d’un viaggio d’inverno: Allegro tranquillo / Terra di desolazione, terra di nebbia: Adagio cantabile ma non tanto / Scherzo: Allegro scherzando giocoso. Trio / Finale: Andante lugubre. Allegro moderato)
Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 Patetica (Adagio. Allegro non troppo / Allegro con grazia. Trio / Allegro molto vivace / Finale: Adagio lamentoso)
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Direttore Daniele Gatti
Settore D: 20€ – Settore C: 35€ – Settore B: 50€ – Settore A: 70€, in vendita senza sovrapprezzo anche sul sito del Maggio
