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Firenze: all’Ultravox – Anfiteatro delle Cascine arrivano Les Négresses Vertes

Les Negresses Vertes MlahTour ®lucmanago2018
Les Négresses Vertes (®lucmanago2018, diffusione ufficio stampa)

FIRENZE – Giovedì 27 luglio alle 21.30 all’Ultravox Firenze – Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale un gradito ritorno: Les Négresses Vertes, che a 30 anni dalla prematura scomparsa del loro leader Helno ne tengono viva la memoria continuando a eseguire dal vivo i due album che li resero famosi. Il primo, Mlah (1989), evidenzia le diverse radici culturali dei membri del gruppo che passano dalla Francia all’Algeria, alla Spagna e all’Italia: Helno si chiamava Noël Rota; la band attuale è formata da Stéfane Mellino: chitarra, voce, cori; Iza Mellino: percussioni, cori; Miche Ochowiak: tromba, cori; Gwen Badoux: trombone, cori; François Cizzko Tousch: fisarmonica, cori; Matthieu Rabaté: batteria.

Il nome del gruppo viene da un quadro famoso (apparso anche in film di Hitchkock e dei Monthy Python) di Vladimir Tretschikoff, soprannominato “il re del kitsch”, che nel 1950 dipinse a mezzo busto, in posizione da Gioconda, una ragazza di origine cinese, ma pennellandole la faccia di verde (The Green Lady, si intitolava il quadro); l’oltraggio alla gloria del Louvre piacque poco ai francesi, che soprannominarono La negresse verte l’opera di Tretschikoff; un’espressione spregiativa adottata negli ambienti xenofobi per insultare gli immigrati di colorito non candido; toccò anche a un gruppo di ragazzetti sbandati, alcuni dei quali d’origine algerina, qualcuno coi capelli tinti di verde (come usava fra i punk negli anni Ottanta), quando la polizia li cacciò da un locale della periferia parigina dopo una rissa; li ispirò per battezzare la band che fondarono poco dopo.

La loro musica è un mix vivace di folk multinazionale e rock, dalle mille sfaccettature, con musiche allegre che accompagnano testi a volte amari o rabbiosi, che richiamano l’ambiente socialmente disagiato da cui provengono. Il successo travalicò i confini nazionali. Nel 1991 il secondo album (in cui si trovano diversi testi di Stéfane Mellino) Famille Nombreuse, che li consacrò. La band era all’apice del successo, ma nel gennaio 1993 un’overdose d’eroina falciò il leader. Hanno continuato, ridotti nel numero, con aggiornamenti di stile e di genere, ma senza perdere energia.

Ingresso € 22 – ridotto soci Arci, under 25 € 20 Prevendite:www.ticketone.it– punti vendita Boxoffice Toscana Info:www.eventimusicpool.itinfo@eventimusicpool.it– 055240397

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